CASTELLINA IN CHIANTI – Per il nono anno consecutivo Castellina in Chianti è una delle Spighe Verdi assegnate nei giorni scorsi da Fee Italia, sezione italiana della Foundation for Environmental Education (Fondazione per l’educazione ambientale), e Confagricoltura ai Comuni rurali più attenti alla valorizzazione del proprio territorio.
La consegna del riconoscimento, unico per la provincia di Siena, è avvenuta a Roma, presso il Ministero della Cultura, alla presenza del sindaco Giuseppe Stiaccini e di una delegazione in rappresentanza del Comune chiantigiano.
Le Spighe Verdi 2024 sono andate a 75 Comuni in tutta Italia, di cui 8 in Toscana: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Gambassi Terme, Grosseto, Massa Marittima e Orbetello.
“La presenza di Castellina in Chianti fra le Spighe Verdi per il nono anno consecutivo – afferma il sindaco Giuseppe Stiaccini – conferma l’impegno costante negli anni per promuovere la sostenibilità ambientale e valorizzare la qualità della vita nel nostro territorio”.
“Questo riconoscimento – aggiunge – rappresenta il risultato di un lavoro collettivo che coinvolge tutta la nostra comunità e ringrazio i cittadini, le associazioni, gli operatori locali e le aziende agricole che hanno contribuito a raggiungere questo traguardo e a consolidarlo negli anni”.
“Forti di questo risultato e della sinergia che ci ha contraddistinto finora – promette in conclusione il primo cittadino – continueremo a lavorare con determinazione per portare avanti nuovi obiettivi sul fronte della sostenibilità e dello sviluppo per il benessere del nostro territorio, pensando a chi ci vive ogni giorno e a chi lo sceglie come meta di vacanza”.
Spighe Verdi: di cosa si tratta
Spighe Verdi è un programma nazionale della Fee, Foundation for environmental education, la stessa organizzazione che rilascia la Bandiera Blu per le località costiere, ed è nato per valorizzare i comuni rurali che amministrano il proprio territorio con un percorso virtuoso attento all’ambiente e alla qualità della vita della comunità.
Il riconoscimento viene assegnato sulla base di alcuni indicatori, fra cui la partecipazione pubblica, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica.
E ancora, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio, la cura dell’arredo urbano, l’accessibilità per tutti senza limitazioni.
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