CASTELLINA IN CHIANTI – L’associazione Via Romea Sanese Accessibile APS (VRSA) annuncia il rinnovo del proprio consiglio direttivo, che guiderà l’associazione “nel perseguimento dei suoi obiettivi di inclusione, sostenibilità e valorizzazione dell’antica Via Romea Sanese, promuovendo al contempo una fruizione accessibile e inclusiva per tutti”.
L’associazione apre le sue porte “a uomini e donne residenti nei vari comuni attraversati dall’itinerario”, componendo una squadra “ben rappresentativa del territorio e fatta da persone con grande esperienza nel variegato mondo dell’escursionismo”.
Il nuovo presidente è Angelo Michele Latorre, già presidente del Gruppo Escursionisti Berardenga, attuale presidente Comitato Regionale Toscana della Federazione Italiana Escursionismo (FIE) e terzo vicepresidente della European Hiking Federation (ERA-EWV-FERP), che guiderà l’associazione “verso nuove sfide ma rispettando e rinnovando il solco tracciato dalla precedente compagine”.
Ad affiancare il presidente ci saranno Marta Cantagalli (vicepresidente), Riccardo Faustini (segretario), Gianfranco Scialabba (consigliere), Elena Bernini (consigliera), e Giampaolo Biagi (consigliere).
Il nuovo direttivo sarà impegnato a sviluppare e ampliare le attività socio-culturali dell’associazione, con particolare attenzione alla progettazione di percorsi accessibili e all’adozione di specifici ausili come i Triride, le Joëlette, l’Easytrekking, carrozzine appositamente pensate per permettere anche alle persone con disabilità motorie di esplorare le componenti naturalistiche e storiche del territorio.
Il progetto, che è stato sostenuto inizialmente anche dal Dipartimento per le Politiche Giovanili attraverso il Bando “Fermenti 2019”, continuerà così a rappresentare un riferimento importante per la mobilità accessibile, con l’obiettivo di aprire la Via Romea Sanese a un turismo inclusivo e sostenibile.
“Tra le nuove sfide da affrontare nell’immediato – dichiara il presidente Latorre – ci siamo prefissati il compito di coadiuvare gli enti preposti affinché si proceda a una razionalizzazione del tracciato escursionistico in essere con quello parallelo già esistente della Via Romea del Chianti, elaborato a suo tempo dalla Comunità Toscana Il Pellegrino, nonché lo sviluppo di nuovi sentieri accessibili nei territori attraversati dall’itinerario”.
“L’ingresso in FIE della VRSA – rimarca – consentirà la pubblicazione e di conseguenza la promozione dell’itinerario, nella innovativa applicazione FIEMAPS, una vetrina digitale completa e innovativa, apprezzata dagli escursionisti dei sentieri europei. La VRSA è una associazione che permette di superare gli impairment in ambito escursionistico, considero il suo modello una best practice esportabile in ambito europeo, ragione per la quale ne ho parlato diffusamente nei miei interventi a Riga nell’ottobre 2023 e a Parigi nel novembre 2024”.
“È quindi comprensibile – conclude – che esserne diventato il presidente mi onori e rappresenti per me l’opportunità di capitalizzare gli anni di attività in progetti europei finanziati dai programmi Interreg ed Erasmus+ a favore del territorio che è diventata la mia casa adottiva. Avevo chiesto al mio amico Vito De Meo di rimanere nel consiglio direttivo ma ho dovuto rispettare la sua volontà a non ricoprire un ruolo istituzionale. Sono contento che abbia almeno accettato un ruolo consultivo nelle future progettualità come presidente onorario dell’associazione”.
“Ringrazio di cuore Angelo Latorre e tutto il nuovo direttivo per aver raccolto il testimone – afferma De Meo, presidente onorario dell’associazione – l’esperienza maturata unita alle capacità del nuovo direttivo non potranno che gettare le basi per una sempre più feconda operatività”.
E invito tutti i partner – conclude De Meo – a supportare l’associazione nel proseguimento di questa missione, poiché la Via Romea Sanese Accessibile si impegna così a rafforzare la collaborare già attivata con enti pubblici e privati, ampliando le possibilità di accesso e di partecipazione per tutti coloro che desiderano scoprire, con lentezza e autenticità, il ricco patrimonio del nostro territorio e, per farlo, c’è bisogno della più ampia e concreta sinergia tra le varie componenti sociali delle nostre comunità”.
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