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giovedì 14 Novembre 2024
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    Dal massacro di Claus e Duende, una petizione su Change.org: “Regolate il possesso di cani ritenuti aggressivi”

    Nasce dalla terribile vicenda dei due Galghi spagnoli di Paolo e Cecilia, dilaniati da quattro pitbull a Pianella: "Se al posto nostro ci fosse stata una mamma con un bimbo?"

    CASTELNUOVO BERARDENGA – Una raccolta di firme sulla piattaforma online Change.org (la trovate qui) nata dalla terribile vicenda di Claus e Duende, i due Galghi spagnoli di Paolo e Cecilia.

    Che durante una passeggiata, nei giorni scorsi, a Pianella, insieme ai loro padroni, sono stati dilaniati dall’attacco di quattro pitbull che scorrazzavano liberi nella campagna chiantigiana (oggi sono stati collocati presso il canile di Murlo dalla Asl).

    Duende morì poco dopo l’assalto; Claus venne ritrovato in fin di vita, ha vissuto giorni di agonia in clinica veterinaria, e alla fine si è presa la inevitabile decisione di addormentarlo per sempre.

    “In tanti mi avete scritto – dice Paolo Rappuoli – avete commentato quanto accaduto mi avete confortato”.

    “Ovviamente – precisa – nessuno è obbligato ma firmare la petizione non costa, è facile e potremmo ottenere qualche risultato che garantisca la sicurezza dei nostri cani e nostra”.

    “Credetemi – puntualizza – l’esperienza che con Cecilia abbiamo vissuto non è augurabile a nessuno. È stato un incubo. Un film dell’orrore. Nell’esplosione di violenze dei pitbull ci siamo impegnati in tutti i modi per salvare Duende e Claus. Tutto inutile”.

    “Io a 77 anni ho fatto a pugni con due pitbull e ho cercato di affogarne uno – racconta ancora – Cecilia li ha colpiti in testa con quello che aveva. Nulla, non hanno lasciato la presa fino a quando Duende non è rimasto inerme”.

    “Col senno di poi però – riflette – vengono alla mente altri possibili scenari. Eravamo soli e se si fossero girati verso di noi? Che possibilità avremmo avuto di uscirne vivi? Se al posto nostro ci fosse stata una mamma con un bimbo? Questa è la vita che ci aspetta? Dobbiamo andare a passeggio armati di coltelli, pistole e bombe a mano?”.

    “Vi prego – conclude Paolo – firmate quanto prima, quanto successo non è un problema solo mio ma potenzialmente siamo tutti esposti a rischi spaventosi. Grazie per quanto farete”.

    La petizione chiede “che vengano sensibilmente aumentate (almeno decuplicate) le sanzioni previste dall’art. 672 del codice penale, che attualmente prevede, per chi lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi, unicamente la sanzione amministrativa per importi irrisori, da euro 25 a euro 258”.

    “Importi che risultano ancora più irrisori e inadeguati – si legge nel testo della petizione stessa – se si considera che chi acquista un pit bull spende all’incirca euro 1.000/1.500 e che invece, per un semplice divieto di sosta, si pagano da euro 80 ad euro 328 per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote e da euro 165 ad euro 660 per i restanti veicoli!”.

    “Con questa raccolta firme – si legge ancora – si chiede inoltre  che vengono adottate norme obbligatorie che sono già in vigore in altri Paesi: divieto di proprietà per alcune razze specifiche considerate particolarmente pericolose (es. Pit Bull Terrier, Japanese Tosa, Dogo Argentino, Fila Brasileiro), come avviene nel Regno Unito,  eventualmente distinguendo tra cani da difesa e da attacco (come avviene in Francia)”.

    E poi, “necessità di acquisire un permesso speciale per i proprietari di razze considerate potenzialmente pericolose (come avviene in Svizzera, Germania e in Spagna); test di idoneità per i proprietari di razze considerate potenzialmente pericolose (Svizzere e Germania), con rilascio di apposito patentino solo a chi dimostri di avere le competenze necessarie a gestire un cane di tali razze”.

    E ancora, “obbligo di tenere i cani al guinzaglio in pubblico (esiste già ma non viene fatto rispettare) e obbligo  di indossare la museruola in pubblico per i cani di razze considerate potenzialmente pericolose (Francia, Germania, Spagna); obbligo di registrazione dei cani di razze potenzialmente pericolose presso le autorità locali (Spagna e Francia); assicurazione per responsabilità civile obbligatoria per i cani considerati potenzialmente pericolosi”.

    Infine, “obbligo per i proprietari di mantenere i cani sotto controllo in ogni momento (Paesi Bassi); divieto di passeggiare in pubblico con più di un cane di razze considerate potenzialmente pericolose (Spagna); in caso di smarrimento o furto del cane, obbligo di informare le autorità entro 48 ore (Spagna); nuove norme che prevedano aggravanti specifiche per tutti i reati, anche colposi, contro la persona o contro gli animali, di cui il proprietario, il detentore o chi ne aveva la custodia è chiamato a rispondere a seguito di un’aggressione da parte di un cane di una razza  considerata particolarmente pericolosa”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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