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venerdì 7 Febbraio 2025
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    San Gusmè, addio a don Luigi: il ricordo del vicesindaco Alessandro Maggi

    "Non è stato solo un parroco: è stato per oltre mezzo secolo l'anima di un paese cresciuto con lui e grazie a lui"

    SAN GUSME’ (CASTELNUOVO BERARDENGA) – Ci affidiamo alle parole del vicesindaco di Castelnuovo Berardenga, Alessandro Maggi, per l’addio a don Luigi Benvenuti.

    84 anni, a lungo sacerdote di riferimento in questo lembo di Chianti, don Luigi ha inciso un solco profondo.

    E la riflessione di Maggi ce lo ricorda, parola per parola.

    Non è mai semplice scrivere un pensiero per ricordare qualcuno che ci lascia; ancora meno lo è quando siamo al cospetto di una persona che ha rappresentato il tuo paese, la sua storia, la sua gente, la tua gente.

    Il rischio di cadere nella retorica è grande, e personalmente ho sempre evitato di esternare pensieri e sensazioni in momenti di lutto.

    Stavolta è diverso. Da poche ore don Luigi, parroco e anima di San Gusmè, non è più con noi.

    Don Luigi non è stato solo un parroco: è stato per oltre mezzo secolo l’anima di un paese cresciuto con lui e grazie a lui.

    Una guida spirituale sì, ma anche un punto di riferimento della socialità, una presenza indissolubilmente legata ad un luogo che anche grazie al suo instancabile impegno, ha vissuto epoche dall’inimmaginabile splendore.

    Per indole mi limito al ricordo che la collettività manterrà di lui, della sua attività con i più piccoli, del suo impegno paesano su vari fronti, dal circolo Acli alla Pro Loco, dal giornalino “L’Amico” alle iniziative per cercare di creare socialità che raccoglievano sempre tanta partecipazione.

    Non posso negare, trovandomi a scrivere, l’immenso patrimonio di ricordi che mi legherà per sempre, anche personalmente, a lui, dentro e fuori dalla chiesa.

    La mia famiglia non conosce altro celebrante, dal matrimonio dei miei, alla cresima di mia figlia, passando per il nostro matrimonio.

    Ma anche al di fuori: su tutti, le nottate nel suo studio per costruire la prima Festa del Luca dopo la sosta decennale, gli anni insieme al circolino, le centinaia di riunioni a discutere di tutto.

    Compresa qualche inevitabile arrabbiatura e qualche delusione, perché in trentacinque anni non avrebbe avuto senso se non ce ne fossero state.

    E anche l’amministrazione comunale perde un punto di riferimento: sempre pronto a criticare e sollecitare, sempre corretto nel prendere atto e ringraziare.

    “L’Amico” era spesso un appuntamento temuto, simpaticamente, perché poteva dare adito a qualche critica, ma una volta risolto il problema, arrivavano immediati i ringraziamenti per il lavoro svolto.

    Tutto sempre, sempre, sempre, nell’interesse del suo e nostro paese.

    Lascia un vuoto difficilmente colmabile.

    Un abbraccio grande don Luigi, e grazie infinite per tutto quello che ha fatto per San Gusmè e per tutti noi.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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