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giovedì 28 Marzo 2024
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    Alzheimer, diagnosi e assistenza: progetto sperimentale nel Chianti

    Nasce una rete di esperti e medici grazie al sostegno della Regione Toscana

    SAN CASCIANO – Nel Chianti nasce un progetto sperimentale per la creazione di una rete specifica sulla patologia dell’Alzheimer con la partecipazione diretta dei medici di medicina generale, dell’azienda sanitaria, dell’Unione comunale del Chianti Fiorentino, dell’associazione Aima e delle famiglie.

     

    L’iniziativa si propone un modello organizzativo inedito che prevede l’attivazione di un percorso diagnostico-assistenziale volto a fornire una risposta appropriata e tempestiva alle famiglie per la gestione dei disturbi del comportamento. Il progetto si rivolge ai malati di Alzheimer e soggetti con diagnosi di demenza, nelle varie fasi della malattia, residenti nei comuni di Barberino, Tavarnelle, San Casciano.

    La sperimentazione attivata nel Chianti è frutto di un accordo e di una di collaborazione tra Regione Toscana, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani Toscana, Associazione Nazionale Comuni Italiani, Azienda USL 2 di Lucca, Azienda USL 3 di Pistoia, Azienda SUL 10 di Firenze, Azienda USL 11 di Empoli e Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Onlus Sezione di Firenze, di Lucca e Pistoia la Società della Salute della Val di Nievole e la Società della Salute di Empoli.

     

    “Il problema delle cure delle demenze – commenta il medico Antonio Tocchini – si caratterizza per un duplice aspetto: la loro rilevanza epidemiologica come dimostrano i casi stimati di demenza stimati in Toscana pari a 84mila e la contemporanea presenza di disturbi cognitivi e comportamentali”. Il progetto coinvolge dunque i medici di famiglia (Articolazioni Funzionali Territoriali), i Medici Specialisti (Unità di Valutazione Alzheimer), i distretti.

     

    Secondo i dati forniti dall’Agenzia regionale di sanità il numero di persone ultrasessantacinquenni assistiti dai medici di medicina generale nei territori di Barberino, Tavarnelle e San Casciano è di 7464.

     

    “E' la prima volta che si affronta il problema della demenza in un’ottica di sistema e un’impostazione progettuale – commentano gli assessori alle politiche sociali dell'Unione comunale Giulia Casamonti e di San Casciano Elisabetta Masti – siamo certe che produrrà un razionalizzazione benefica, non solo per i malati e le famiglie e anche per gli stessi operatori dei servizi".

     

    Il progetto mira ad offrire ai medici di famiglia nuovi strumenti di lavoro che consentano loro di rispondere meglio alle esigenze dei malati, senza creare un sovraccarico di lavoro. Inoltre, in caso di gravi disturbi del comportamento che non possono essere trattati a domicilio, la rete permette il ricovero urgente con codice sanitario in spazi adeguati.

    La stima delle persone affette da demenza è stata effettuata moltiplicando i tassi di prevalenza calcolati attraverso un’analisi dei dati di 4 studi epidemiologici condotti in Toscana per la popolazione di assistiti dalle quattro aggregazioni funzionali territoriali composte da medici di famiglia.

     

    Nei territori di Tavarnelle-Barberino i soggetti potenzialmente affetti da demenza sono stimati in 793 unità. Nel 2014 i casi incidenti di demenza stimati sono 84.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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