GREVE IN CHIANTI – La Regione Toscana sta per lanciare una campagna per la somministrazione di un anticorpo monoclonale contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS).
Approfondiamo tutti i dettagli, in modo da informare al massimo i genitori, con la pediatra di Greve in Chianti e Impruneta, dottoressa Angela Lombardini.
“Questo virus – inizia – sebbene spesso causa infezioni lievi delle vie aeree superiori come raffreddore o faringite negli adulti e nei bambini più grandi, può provocare la bronchiolite nei bambini al di sotto di un anno, soprattutto nei primissimi mesi di vita”.
“La bronchiolite – ricorda la pediatra – è un’infiammazione dei bronchioli che, nei casi più gravi, può causare significative difficoltà respiratorie, portando talvolta al ricovero e, in alcuni casi, alla necessità di terapia intensiva”.
“Generalmente – aggiunge – la malattia inizia con un raffreddore che può rapidamente evolversi verso forme più severe, manifestandosi con respiro frequente e sibilante, rientramenti toracici, rifiuto dell’alimentazione e uno stato generale di sofferenza del bambino”.
“Poiché si tratta di una malattia virale- puntualizza – non ci sono farmaci specifici per curarla; nelle forme più gravi, l’unico trattamento consiste nel supporto respiratorio con l’ossigeno. Pertanto, la prevenzione è l’arma più efficace che abbiamo”.
“Inoltre – spiega ancora – un’infezione da VRS aumenta il rischio di sviluppare in età successive: asma e broncospasmi anche a seguito di semplici infezioni delle vie respiratorie come il raffreddore. Il virus circola generalmente da ottobre-novembre a aprile. Nell’ultima stagione, il 44% dei bambini ricoverati al Meyer per infezioni respiratorie aveva il VRS, e il 20% di questi ha necessitato di terapia intensiva”.
“Studi condotti in altri Paesi che hanno già utilizzato l’anticorpo monoclonale – precisa Lombardini – mostrano una riduzione delle ospedalizzazioni per VRS di quasi il 90%. La Regione Toscana ha deciso di offrire gratuitamente questo farmaco a tutti i bambini residenti in Toscana nati dal 1° aprile 2024”.
“L’anticorpo sarà disponibile alla fine di ottobre – annuncia – Per i nati tra il 1° aprile e il 31 ottobre, la somministrazione avverrà presso il pediatra di famiglia o, in assenza di adesione del pediatra, presso i centri vaccinali. Per i nati dal 1° novembre, l’anticorpo sarà somministrato direttamente nei centri nascita. I nati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 marzo 2024 potranno ricevere l’anticorpo in regime di copagamento (con pagamento di un ticket)”.
“Sarà sufficiente una sola dose per garantire una protezione di cinque mesi – conclude la dottoressa Lombardini – Il vostro pediatra vi terrà informati sull’inizio della somministrazione e sulle modalità organizzative”.
Ricordiamo infine alcune semplici ma fondamentali misure di prevenzione per qualsiasi malattia: lavare frequentemente le mani e igienizzarle prima di toccare un neonato; non avvicinarsi ai neonati/lattanti se si è affetti da un’infezione delle vie aeree (es. raffreddore) senza indossare una mascherina; evitare di portare i piccoli in luoghi affollati.
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