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sabato 20 Aprile 2024
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    Utile netto di 6,1 milioni di euro: grande attenzione al contenimento dei costi operativi

    CHIANTI – Una banca che continua a svolgere il proprio ruolo di sostegno alle comunità. Una realtà solida che – nonostante il perdurante periodo di crisi ed i riflessi dell'acquisizione dell'ex CCF – produce utili e mostra indicatori rilevanti.

     

    ChiantiBanca presenterà domenica 4 maggio all'assemblea dei soci (nella sede legale di Fontebecci, a Monteriggioni, ed in contemporanea nell'auditorium della direzione generale di San Casciano, collegata in videoconferenza) i risultati di bilancio relativi all'esercizio 2013.

     

    Numeri positivi, nonostante le difficoltà generate dalla spirale recessiva del ciclo economico, a partire dall'utile netto, che ammonta a 6,1 milioni di euro.

     

    Un documento, quello che sarà sottoposto alla valutazione dell'assemblea, che sottolinea come gli indici di solidità patrimoniale della nanca siano elevati, con il Core Tier 1 che al 31 dicembre 2013 si attesta al 13,4%, già in linea con le nuove regole dettate da Basilea 3.

     

    Oltre a questo, la gestione ordinaria ha conseguito risultati positivi a livello di ogni aggregato. Il margine di interesse si attesta a 42,4 milioni, evidenziando una crescita del 3,4% rispetto al 2012, principalmente per effetto dei maggiori volumi intermediati.

     

    Le commissioni nette crescono del 7,5% e si fermano a quota 17,7 milioni, beneficiando dell'incremento del numero dei clienti (che raggiungono quota 65.400 unità) e dello sviluppo del cross selling.

     

    Grazie anche alla performance del margine netto di negoziazione, attestatosi a 16,1 milioni, il margine di intermediazione evidenzia un incremento del 3%, superando i 76,5 milioni.

     

    Particolare attenzione, nel corso dell'esercizio 2013, è stata posta al contenimento dei costi operativi, che – alla fine dell'anno – si attestano a 37,9 milioni, pari all'1% in meno rispetto al 2012. Una dinamica che, insieme al buon andamento dei ricavi, ha consentito di ridurre il cost income, sceso al 49,5% rispetto al 51,4% del 2012.

     

    Complessivamente, per ChiantiBanca, si tratta di un bilancio che contiene ottimi risultati, conseguiti nonostante le importanti svalutazioni su crediti (29,9 milioni, il 33% in più rispetto al 2012), coerenti con la persistenza della grave crisi che sta interessando il sistema economico e le conseguenti difficoltà nella capacità di rimborso da parte dei debitori.

     

    In questo contesto sono da ricordare le perdite su crediti e svalutazione sulle sofferenze evidenziate dalle filiali ex CCF, che nel 2012 erano state di 1,637 milioni di euro, e nel 2013 sono salite a quota 4,019 milioni.

     

    In sostanza, dei 30,3 milioni di perdite su crediti del 2013, il 13% rappresenta un'eredità derivante dall'ex CCF. Un elemento i cui effetti, potenzialmente negativi, sono stati ben sopportati dalla solidità dei numeri di ChiantiBanca.

     

    Il 2013 inoltre, per le filiali ex CCF, è stato l'anno dell'inversione di tendenza, con un cambio di passo evidente, grazie al lavoro del management ChiantiBanca, alla ritrovata fiducia di personale e clienti ed alla rapida ricostituzione della base sociale.

     

    Un percorso testimoniato dai dati 2013, che evidenziano – nel segmento ex CCF – oltre 21 milioni di aumento della raccolta diretta, quasi 24 milioni in più di impieghi, 1.700 nuovi conti correnti e 500 nuovi soci.

     

    La raccolta diretta 2013 di ChiantiBanca, complessivamente, pur in presenza di una minore capacità di risparmio delle famiglie, si è attestata a 1.855 milioni, evidenziando una crescita del 3,4% rispetto al 2012.

     

    Gli impieghi verso la clientela, a conferma del continuo sostegno da parte della Banca all'economia del territorio di riferimento, hanno raggiunto i 1.559 milioni, in crescita del 2,8%. Il nuovo credito erogato nel corso del 2013 è risultato pari a 154 milioni ed ha interessato, in misura pressoché similare, sia le famiglie che le piccole e medie imprese presenti nel territorio in cui la banca opera.

     

    Infine la crescita del patrimonio netto (+6,1 milioni e +2,9% rispetto al 2012), attestandosi a 217 milioni, che ha consentito di incrementare  il patrimonio libero a quasi 86 milioni, e l'ottimo profilo di liquidità.

     

    Un impegno, quello del management di ChiantiBanca, che – oltre ai dati di bilancio – ha ottenuto la fiducia anche da parte dei soci, il cui numero – rispetto al 2012 – è incrementato di quasi venti punti percentuali, attestando il dato reale a quota 11.750.

     

    I dati positivi registrati a livello commerciale emergono in modo omogeneo in tutte le aree di operatività della Banca.

     

    Questo anche grazie a scelte che privilegiano il sostegno di ChiantiBanca ad ogni territorio, la grande attenzione nei confronti di soci e clienti e, non ultimi, nuove tecnologie e servizi di ultima generazione.

     

    Un quadro positivo di efficienza che consente all'istituto di esprimere appieno il proprio impegno presso le comunità di riferimento, con risposte utili in termini istituzionali, mutualistici, imprenditoriali, in linea con i concetti storici ma ancora attuali e prioritari per le Bcc ed, in particolare, per ChiantiBanca: solidarietà, cooperazione e partecipazione.
     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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