spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
sabato 5 Ottobre 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Lega e M5S fanno saltare la riforma delle Bcc: caos totale nel credito cooperativo

    Banco Fiorentino: parole anti-riforma del dg e retromarcia della banca; ChiantiBanca "sposa" Iccrea ma...

    CHIANTI FIORENTINO – E' caos totale nel mondo delle banche di credito cooperativo: la decisione presa nel vertice del Governo nazionale, ovvero di far saltare la riforma del 2016, in particolare nel passaggio che impone l'adesione a una delle tre holding (Iccrea, Cassa Centrale, Raiffesein), rimescola carte che erano state date da tempo.

     

    E che in nome di una presunta mutualità e di una territorialità che sa tanto di contiguità, tramite una serie di emendamenti al Decreto legge fiscale, vorrebbe ridare alle Bcc la possibilità di "correre da sole". Insomma: tutto cambia perché niente cambi.

     

    Grande è la confusione sotto al cielo. Peraltro proprio alla vigilia della serie di assemblee dei soci che, in dicembre, dovranno (o a questo punto avrebbero dovuto?) fare il passo finale per l'adesione definitiva alle holding.

     

    QUI BANCO FIORENTINO

     

    Da un lato c'è il Banco Fiorentino (Mugello, Impruneta, Signa), una delle Bcc più solide (non solo in Toscana).

     

    Che nei giorni scorsi, per bocca del direttore generale Davide Menetti, in una intervista a La Repubblica-Firenze, ha spiazzato tutti con parole "anti-riforma" Bcc.

     

    Parole subito smentite da una nota di poche righe della banca stessa, che ha spiegato come chiunque non parli dell'adesione a Iccrea lo fa "a titolo meramente personale". Fosse anche il dg… .

     

    Per poi sottolineare che "all'assemblea straordinaria del 2 dicembre il Banco Fiorentino presenterà ai soci la piena e convinta adesione alla capogruppo Iccrea, come unico strumento attuale per la messa in sicurezza del sistema del credito cooperativo".

     

    Poche ore dopo la nota, ecco la decisione del Governo: chissà, adesso, quale sarà la linea dell'istituto di credito in vista del 2 dicembre… .

     

    QUI CHIANTIBANCA

     

    E' però ChiantiBanca una delle Bcc maggiormente sotto osservazione. E il motivo è presto detto: uno dei "motori" di questo ribaltone è stata senz'altro l'associazione Articolo 2, nata in seno al "mondo ChiantiBanca".

     

    Composta per la maggior parte da ex amministratori che, dal 2016 ad oggi, sono passati dall'idea di way out (stroncata dai conti e dal bilancio 2016 in rosso di oltre 90 milioni di euro), all'indicazione di Cassa Centrale come holding perfetta a cui fare riferimento, al dietrofront fra mille polemiche e alla scelta di Iccrea.

     

    Fino… a scoprire che no, la riforma non andava più bene. E allora via con l'associazione Articolo 2 e la lotta senza quartiere, chiedendo sponda a Lega e MoVimento 5 Stelle. Sponda che evidentemente è stata trovata, peraltro in un percorso di avvicinamento alla politica mai sperimentato in passato a queste latitudini.

     

    Il tutto mentre, e qui si capisce quanto grande sia la confusione sotto al cielo, anche in questo caso alla vigilia dell'assemblea (prevista per il 16 dicembre in tre location diverse) la banca stessa (che mai ha ufficialmente preso le distanze da Articolo 2, nonostante gli evidenti "link"), dopo mesi e mesi di silenzio, usciva con una newsletter in cui, per la prima volta, si facevano espresse dichiarazioni pro-Iccrea.

     

    Un esempio? "Va rilevato – scrive il presidente Cristiano Iacopozzi – come la riforma non snaturi quelli che sono i caratteri tipici e peculiari delle banche di credito cooperativo".

     

    E poi: "L’imminente riforma, che porterà ChiantiBanca ad affiliarsi al Gruppo Bancario Cooperativo (GBC) promosso da Iccrea Banca, di gran lunga il più numeroso a livello nazionale, manterrà intatta la ragion d’essere tipica delle bcc, ben indicata nei loro Statuti, che subiranno solo piccole modifiche che non ne stravolgeranno gli elementi fondativi, a cominciare dal principio della cooperazione mutualistica e della finalità a contribuire a generare il bene comune, inteso come progresso inclusivo".

     

    Oppure, come scrive il direttore generale, Mauro Focardi Olmi, "i confini di quello che sarà possibile fare in futuro in ambito bancario sono di difficile previsione visto il continuo progredire della tecnica, ma è certo che con l’ingresso di ChiantiBanca nel Gruppo bancario di Iccrea il nostro istituto avrà la possibilità, grazie alle sinergie che si genereranno dal punto di vista economico, organizzativo e commerciale, di dotarsi delle più aggiornate tecnologie disponibili sul mercato permettendo così ai nostri soci e clienti di goderne gli innegabili benefici".

     

    Insomma, anche in questo caso si attende la prossima… newsletter. Per capire se, alla luce delle novità (che dovranno essere sancite dai passaggi parlamentari, ma su questo sembrano esserci pochi dubbi), la linea di ChiantiBanca rimarrà quella tracciata da presidente e dg: ovvero barra dritta con Iccrea. Oppure… .

     

    QUI FEDERAZIONE TOSCANA BCC

     

    Proprio nell'ambito della newsletter inviata ai soci di ChiantiBanca, c'è anche un lungo intervento di Roberto Frosini, direttore della Federazione Toscana delle Bcc.

     

    Anche lui usa parole chiare nei confronti della riforma: "Anche con la Riforma dell’aprile 2016 – scrive – che si appresta ad essere definitivamente attuata con la partenza del Gruppo Bancario Cooperativo, le bcc manterranno la loro autonomia giuridica e la forma societaria di cooperative a mutualità prevalente, ispirate quindi al principio “una testa, un voto” e regolate da limiti alla distribuzione di dividendi e alla divisibilità delle riserve".

     

    "Le bcc – è convinto Frosini – continueranno perciò a rappresentare nel nostro Paese l’unica tipologia di banche con queste peculiari caratteristiche, ossia di fatto l’unica alternativa concreta all’impresa bancaria capitalistica fondata sullo scopo di lucro. È la cosiddetta “biodiversità” del credito cooperativo, che ne sostanzia l’identità e la ragion d’essere".

     

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...