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venerdì 29 Marzo 2024
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    Chianti fiorentino: un protocollo per ricollocare chi perde il lavoro (cementificio Testi e non solo)

    Fra istituzioni-sindacati-categorie. Dalla Regione contributi alle aziende che assumeranno. Il "grazie" dei lavoratori Buzzi Unicem al territorio

    CHIANTI FIORENTINO – Un protocollo per ricollocare gli oltre 30 lavoratori del cementificio Testi del gruppo Buzzi Unicem, rimasti senza impiego dopo la chiusura dell’impianto, nonchĂ© lavoratrici e lavoratori che hanno perso il proprio lavoro, nei territori del Chianti fiorentino,  fino ad arrivare alla stipula di un Patto per il lavoro nel bacino territoriale.

    L’intesa (chiamata “Accordo per il lavoro, lo sviluppo, l’occupazione, la formazione e l’ambiente del Chianti”) è stata siglata ieri da Regione, Arti, Comuni (San Casciano, Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti, Impruneta, Bagno a Ripoli), Cgil-Cisl-Uil Chianti, Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil, Camera di Commercio, ChiantiForm e le associazioni datoriali.

    “La mobilitazione dei lavoratori del cementificio Testi – spiegano Cgil-Cisl-Uil Chianti e Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil – ha permesso di arrivare a un accordo sindacale per gestire i loro diritti nella chiusura dell’impianto. E di mantenere vivo l’obiettivo di reindustrializzare l’area, senza che restino solo le macerie”.

    “Questa vertenza – rimarcano – quella della Gkn ma anche molte altre – soprattutto con lo sblocco dei licenziamenti – dicono che occorre intervenire a livello legislativo per evitare che le multinazionali e i grandi gruppi speculino sui territori, magari prendendo fette di mercato per poi lasciare solo rovine sociali e ambientali”.

    “Con questo accordo – viene specificato – nel Chianti stiamo andando in questa direzione, e ci auguriamo che questa intesa possa essere un modello esportabile, ma occorre – oltre a una riforma degli ammortizzatori sociali – una politica industriale che vincoli le imprese che arrivano da fuori a una responsabilitĂ  sociale verso il territorio e i lavoratori, come da Costituzione”.

    “Invitiamo il governo Draghi – aggiungono – a spingere l’Europa verso norme condivise su diritto del lavoro e salari, per disincentivare delocalizzazioni fatte in solo in nome del risparmio e del profitto. Chiediamo alle istituzioni locali di trasferire alla politica nazionale questi obiettivi. Si va verso un autunno impegnativo sul fronte lavoro, occorre prepararsi per tempo”.

    La Rsu e i lavoratori “ringraziano il territorio per la solidarietĂ  concreta dimostrata in questi mesi”.

    Il presidio davanti all’impianto resta ma non sarĂ  piĂą permanente, rimarrĂ  in essere la struttura come monito per la realizzazione del percorso avviato.

    I lavoratori hanno ricevuto la solidarietà degli operai della Gkn di Campi Bisenzio (in mobilitazione da circa un mese), ai quali è stata donata parte del materiale rimasto (cibo, gazebo, giacigli, prodotti vari), frutto della solidarietà del territorio.

    I CONTENUTI DEL PROTOCOLLO

    “La tenuta sociale territoriale e la salvaguardia occupazionale sono temi prioritari nel confronto tra le parti e negli accordi sindacali territoriali del Chianti, che in questi anni hanno contribuito a costituire a formare importanti luoghi di incontro tra le parti”, si legge nelle premesse dell’accordo.

    L’obiettivo del protocollo, stabilito che il ricollocamento dovrĂ  essere adeguato alla professionalitĂ  di ciascun lavoratore, è “creare un Patto per il lavoro nel bacino del Chianti, per favorire uno sviluppo eticamente sostenibile ed orientato alla creazione di un sistema di rete territoriale che coinvolga tutti gli attori sociali ed istituzionali” si legge ancora nel documento.

    “Un sistema utile – prosegue – per riuscire a superare le criticitĂ  che si presenteranno e che si sono presentate, ma che contemporaneamente dovrĂ  avere la capacitĂ  di progettare e di elaborare una prospettiva di sviluppo territoriale che rispetti l’ambiente, la qualitĂ  del lavoro attraverso il rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.

    Il tavolo tra le parti monitorerĂ  il rispetto dei punti del protocollo e si riunirĂ  giĂ  a settembre. In merito alla ricollocazione dei lavoratori della Testi Cementi del Gruppo Buzzi Unicem, l’adesione all’accordo è in linea con quanto previsto nell’accordo tra i sindacati e Buzzi Unicem che prevede i requisiti per poter beneficiare dei vantaggi previsti dall’accordo stesso.

    Questi in definitiva i punti qualificanti del protocollo siglato ieri: formazione e autoimprenditorialitĂ , orientamento scolastico, segnalare chi è in cerca di occupazione e le aziende che la offrono, lavoro di qualitĂ , rispetto per l’ambiente, riconversione del sito produttivo di Testi, rispetto della paritĂ  di genere, lotta al lavoro nero e alle illegalitĂ , rispetto dei Contratti nazionali di lavoro e delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

    La Regione Toscana e Arti hanno poi lanciato un avviso pubblico per l’assegnazione di contributi (da 4 a 10mila euro a seconda delle casistiche) ai datori di lavoro privati che assumono lavoratori interessati da licenziamenti collegati a crisi di particolare rilevanza per il territorio regionale o locale.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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