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giovedì 28 Marzo 2024
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    Dal 5 febbraio controlli sugli scaffali di tutta la Toscana: in difesa della nostra eccellenza

    Lo avevano annunciato in un grande convegno nel novembre scorso alla Stazione Leopolda (nella foto, vi aveva partecipato il presidente nazionale Sergio Marini) che sull'olio extravergine d'oliva della nostra regione non c'era da scherzare. E adesso la Coldiretti Toscana passa ai fatti.

     

    Da oggi, martedì 5 febbaio, parte una raffica di controlli in Toscana: un task force raccoglierà i campioni in tutte le province dagli scaffali di negozi, supermercati e discount per smascherare l’extravergine fasullo negli scaffali di negozi, supermercati e discount. Dopo l’entrata in vigore della legge "salva-olio" voluta e fortemente sostenuta da Coldiretti, partono i primi blitz anche nella regione simbolo dell’extravergine d’oliva.

     

    Ad effettuarli sarà una apposita task force che raccoglierà campioni di bottiglie di olio delle diverse dimensioni e fasce di prezzo da analizzare in laboratori pubblici dal punto di vista chimico ed organolettico per verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il reale contenuto. I campioni saranno raccolti in tutte le province della Toscana senza nessuna esclusione. Le anomalie saranno denunciate alle autorità di controllo che grazie all’entrata in vigore della nuova legge devono intervenire con ispezioni e analisi documentali nelle aziende coinvolte.

     

    A decretare il via ai “controlli”, preannunciati durante l’evento della Leopolda lo scorso novembre , è Coldirettiforte della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2013 che riporta la legge salva olio Made in Italy “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini” dalla quale prende il via una vera rivoluzione sulle tavole per il condimento piùamato dagli italiani.

     

    Dall’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottigliamento all’importante riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consentano di smascherare i furbetti dell’extravergine, dalla fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubbliciesercizi all’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino  al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali fino, sono solo alcune delle novità introdotte dal provvedimento secondo la Coldiretti.

     

    “L’azione di Coldiretti – spiega Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana – ha l’obiettivo di porre fine a una pericolosa proliferazione di truffe e inganni svelando il “mistero” delle tante anomalie di un mercato dove alcuni oli sono venduti a prezzi che non coprono neanche i costi di raccolta delle olive in Italia ma con etichette che riportano la bandiera tricolore in bella evidenza”.

     

    "Un danno gravissimo per un Paese in cui l’olio di oliva è praticamente presente sulle tavole di tutti gli italiani con un consumo nazionale stimato – sottolinea la Coldiretti – in circa 14 chili a testa e per la Toscana considerata la regione regina per la produzione di olio extravergine".

     

    I risultati dell’azione di controllo e le attività mese in atto in Toscana saranno rese pubbliche successivamente.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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