CHIANTI FIORENTINO – Fa un certo effetto, per chi si trova a transitare lungo via Volterrana, nella zona di Giogoli (per essere più chiari all'altezza del ristorante "Bella Ciao"): se si getta l'occhio sulle colline che guardano verso l'Impruneta infatti, ecoc che si nota un enorme traliccio adagiato su un fianco (vedi foto sopra).
Caduto? Crollato? Ovviamente niente di tutto ciò. Con l’entrata in esercizio definitiva del nuovo elettrodotto a 380 kV “Casellina-Tavarnuzze-Santa Barbara” ( lunga 38,6 km, 35,5 km aerei e 3,1 in cavo) è iniziata anche la demolizione dei vecchi tralicci si rafforza e ammoderna uno snodo fondamentale della rete elettrica toscana.
L’opera, per cui Terna Rete Italia ha investito 135 milioni di euro coinvolgendo nella realizzazione 50 imprese e 500 addetti per 5 anni, consentirà un risparmio per il sistema elettrico di 30 milioni di euro l’anno, grazie all’incremento della disponibilità di capacità produttiva più efficiente.
L'operazione fa parte del corposo piano di demolizioni, iniziato prima dell’estate e che si concluderà nelle prossime settimane, nell’area compresa tra Calenzano, Poggio a Caiano, Casellina e Santa Barbara.
L’intervento di bonifica ambientale è stato possibile grazie alla realizzazione ed entrata in esercizio del nuovo elettrodotto. Alla sua conclusione saranno eliminati complessivamente 116 km di vecchie linee aeree, a fronte della realizzazione di 35,5 km di nuovo elettrodotto: per ogni km costruito se ne andranno oltre 3 km di vecchie linee.
I tralicci dismessi, più di 350 in tutto, permetteranno il recupero di circa 4.500 tonnellate di acciaio e oltre 1.000 metri cubi di calcestruzzo.
"Anche nella realizzazione del nuovo elettrodotto – spiegano da Terna – si è data grande importanza all’ambiente cercando di minimizzare l’impatto dell’infrastruttura sul paesaggio. Per un tratto della linea sono stati utilizzati, per la prima volta in Italia, i sostegni innovativi progettati dall’architetto Sir Norman Foster, esempio di innovazione ed eccellenza tecnologica per lo sviluppo sostenibile della rete. Inoltre, quasi tutti i sostegni tradizionali lungo il tracciato sono stati verniciati di verde per mitigarne l’impatto sul paesaggio".
di Matteo Pucci
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