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domenica 27 Aprile 2025
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    Diritti delle donne, iniziativa in Regione contro la pubblicità sessista: la proposta arriva dal Chianti fiorentino

    Comuni di Impruneta, San Casciano, Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle e Bagno a Ripoli - Cgil Chianti, Spi Cgil Firenze, Cisl Chianti Fnp Cisl Firenze-Prato, Uil Toscana

    FIRENZE – “La dignità prima di tutto!”: è questo il titolo dell’iniziativa contro la pubblicità sessista lanciata dal Tavolo Politiche di Genere del Chianti e area fiorentina, composto da sindaci di cinque Comuni e dai rappresentanti dei sindacati e sostenuta dall’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini, che è stata presentata ieri a Palazzo Strozzi Sacrati. Obiettivo dell’iniziativa è la richiesta al governo di rafforzare la normativa esistente.

    “Frequentemente le donne vengono sminuite, denigrate anche attraverso i mezzi di comunicazione e gli strumenti social – hanno dichiarato i componenti del Tavolo – le pubblicità presentano le donne come mero oggetto sessuale mercificandole e screditandole sotto il profilo intellettuale, spesso associando il corpo femminile a beni e servizi con un forte richiamo sessuale. Riteniamo pertanto necessario il rafforzamento della normativa esistente in modo da garantire il rispetto dei principi di unità e uguaglianza, già sanciti da molte convenzioni internazionali”.

    Il Tavolo Politiche di genere del Chianti e area fiorentina è costituito da cinque amministrazioni comunali del Chianti e di area fiorentina, Impruneta, San Casciano, Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle e Bagno a Ripoli, e dalle sigle sindacali Cgil Chianti, Cgil-Spi Firenze, Cisl Chianti Fnp-Cisl Firenze – Prato, UilToscana.

    I componenti del Tavolo lavorano tutto l’anno contro ogni forma di discriminazione e violenza sulle donne.

    Attraverso progetti, interventi e iniziative tesi al coinvolgimento delle comunità, le amministrazioni comunali e le organizzazioni sindacali promuovono la tutela, il sostegno e la prevenzione dei diritti delle donne.

    Strumento di confronto e partecipazione, a carattere intercomunale e permanente, con questa iniziativa il Tavolo ha deciso di avviare un nuovo percorso che mira a proporre e attuare concretamente un’azione concreta che contrasti il fenomeno crescente di immagini volgari, violente o sessiste nelle pubblicità di ogni genere diffuse nel territorio nazionale.

    All’iniziativa “La dignità delle donne prima di tutto” sono intervenuti l’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini, il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi (in rappresentanza dei Comuni del Tavolo Politiche di Genere), la coordinatrice Cgil Chianti Laura Scalia, la segretaria Cisl Firenze Prato Erika Caparrini, la segretaria Uil Toscana Laura Menconi e la senatrice Susanna Camusso in collegamento.

    “Un’iniziativa importante – è stato detto – che nasce da cinque Comuni dell’area del Chianti e fiorentina, che hanno fatto insieme un lavoro con le associazioni, ponendosi come primo obiettivo quello della dignità delle donne, affrontando le tante modalità attraverso cui viene intaccata. Accogliamo con molto quello che propongono, ovvero di lavorare sulla pubblicità sessista, lesiva della dignità intendendo non solo l’informazione tradizionale, ma anche i moltissimi canali che oggi ci sono attraverso i quali passano messaggi assolutamente distorti e che spesso colpiscono innanzitutto giovani uomini e donne, ledendo il processo formativo che invece dovrebbe essere all’insegna del rispetto”.

    “Pensiamo necessaria – hanno sottolineato i componenti del Tavolo Politiche di Genere – una legge che regolamenti, vincoli e contenga eventuali sanzioni; riteniamo necessario trovare spazi e collocazioni in legge esistenti, che trovino finalmente obblighi e vincoli contro la pubblicità sessista, al fine del reale e concreto rispetto della dignità umana e della effettiva realizzazione della parità dei diritti, per il raggiungimento dei quali è essenziale contrastare le discriminazioni dell’immagine femminile raffigurata nelle pubblicità, nella rete, nei media in generali, medianti immagini e parole implicite ed esplicite.

    “I codici di autodisciplina pubblicitaria nazionali, IAP, non sono strumento sufficiente – aggiungono – e pensiamo che anche l’Italia come membro della Comunità europea debba adeguarsi ed emanare una legge e trovare in altri spazi che ricalchino i principi e i contenuti della risoluzione del Parlamento europeo del 17/04/18, la Conferenza mondiale sulle donne di Pechino del 1995, la convenzione di Istanbul e i mandati in essa contenuti sulla prevenzione e sulla educazione come elemento di prevenzione, e tutte quelle leggi e convenzioni che sono contro la discriminazione di genere sia domestica che nei luoghi di lavoro”.

    “Sarebbe importante anche prevedere puntuali forme sanzionatorie – insistono – con l’obiettivo di garantire un effetto davvero dissuasivo e incentivare lo sviluppo di attività promozionali che abbiano un impatto culturale, sociale ed educativo e rappresentino le donne nei ruoli professionali più diversificati contribuendo a superare i tradizionali cliché che incasellano e ingabbiano la figura femminile in modelli preconcetti”.

    Il Tavolo Politiche di Genere ha anche annunciato che si farà promotore di un’azione concreta di monitoraggio e controllo sul territorio effettuando segnalazioni all’ente preposto e invita gli altri Tavoli presenti in Toscana ad unirsi agli obiettivi di rafforzamento della normativa vigente contro la pubblicità sessista.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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