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venerdì 19 Aprile 2024
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    L’attuale presidente di Publiacqua assicura: “Di sicuro non cumulo due stipendi”

    La notizia ha colto di sorpresa, nel pomeriggio di ieri, anche tutto lo staff di Publiacqua: il presidente Erasmo D'Angelis (al centro nella foto), in carica per altri tre anni, è stato nominato sottosegretario ai trasporti e alle infrastrutture.

     

    Un incarico prestigioso e di grande responsabilità, che lo dovrebbe portare a stretto giro anche a rassegnare le dimissioni di presidente di Publiacqua. Società che ha presieduto negli ultimi anni (dal 2009) con grande entusiasmo e passione, conseguendo risultati importanti e puntando forte sull'installazione dei fontanelli pubblici e sul consumo dell'acqua "del sindaco".

     

    Vicino al sindaco di Firenze Matteo Renzi, D'Angelis è stato anche presidente di Legambiente Toscana e consigliere regionale. Di infrastrutture e trasporti si è peraltro occupato proprio a livello regionale durante il suo mandato di consigliere.

     

    "Il mio mandto – ha detto oggi al Tg3 regionale – è nelle mani dei proprietari di Publiacqua, ovvero dei 49 Comuni azionisti di maggioranza. Una cosa però la garantisco fin da subito: non cumulerò due stipendi".

     

    “Erasmo D'Angelis sottosegretario al ministero delle infrastrutture e dei trasporti è una scelta che conferma la qualità della compagine governativa di Enrico Letta".

     

    Questo il commento di Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, alla notizia della nomina del presidente di Publiacqua, membro della giunta dell’associazione, fra i nuovi sottosegretari del governo di larghe intese.
     

    “D'Angelis – prosegue De Girolamo – è il presidente della più importante azienda del servizio idrico toscano e una delle prime cinque in Italia, e rappresenta dunque uno dei modelli virtuosi nella gestione dei servizi pubblici in Toscana modello che sono certo saprà valorizzare al livello delle politiche nazionali”.
     

    In particolare il neo sottosegretario rappresenta, secondo De Girolamo, un punto di riferimento importante "per avviare l'ingente volume di investimenti di cui l'Italia e la Toscana hanno bisogno per ammodernare il proprio sistema di servizi. Solo nel servizio idrico la nostra regione ha bisogno di investire 1,9 miliardi di euro, una cifra che è in grado di creare migliaia di posti di lavoro e dunque di contribuire all'uscita dalla crisi economica”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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