CHIANTI FIORENTINO – Negli ultimi anni, il mondo dell’energia sta attraversando una trasformazione epocale.
Al centro di questo cambiamento ci sono due protagonisti chiave: il fotovoltaico e le comunità energetiche.
Insieme, rappresentano un modello innovativo, sostenibile e democratico di produzione e consumo dell’energia.
Nel mondo, nel 2024 il solare fotovoltaico ha contribuito per il 7% al mix della generazione elettrica, in forte crescita rispetto agli anni precedenti.
Insieme alle altre fonti rinnovabili ed al nucleare ha contribuito alla generazione del 41% di tuta l’energia elettrica mondiale.
Non più di 15 anni fa questa percentuale era inferiore di 10 punti. Quindi cambiare si può!
Cos’è il fotovoltaico?
Il fotovoltaico è una tecnologia che permette di trasformare l’energia solare in energia elettrica attraverso i pannelli solari.
È una delle fonti rinnovabili più diffuse al mondo, perché:
• È pulita: non emette CO₂ o altri inquinanti.
• È rinnovabile: il sole è una fonte inesauribile.
• È economica: i costi di installazione sono calati drasticamente negli ultimi anni.
• È modulare: può essere installata su tetti di case, aziende, scuole, parcheggi, ecc.
Le comunità energetiche: energia condivisa
Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono gruppi di cittadini, aziende, enti pubblici o associazioni che si uniscono per produrre, consumare e condividere energia da fonti rinnovabili.
Ogni membro della comunità può essere produttore, consumatore o entrambi (prosumer).
Queste comunità si basano su principi di solidarietà, efficienza e partecipazione locale, e sono un tassello fondamentale per la transizione ecologica sostenibile.
Come funzionano?
1. Viene installato un impianto fotovoltaico (o un insieme di impianti) su un edificio o area condivisa.
2. L’energia prodotta viene condivisa virtualmente tra i membri della comunità (tramite la rete
pubblica).
3. Ogni partecipante riceve un beneficio economico, sotto forma di riduzione della bolletta o incentivi statali (in Italia, attraverso il GSE).
4. L’energia in eccesso può essere immessa in rete, e generare introiti o accumulata e pertanto
produrre risparmio.
I vantaggi delle comunità energetiche
• Riduzione dei costi energetici per i membri.
• Maggiore indipendenza energetica dalle grandi utility.
• Valorizzazione del territorio e dell’autonomia locale.
• Coinvolgimento attivo dei citadini nella transizione ecologica.
• Riduzione delle emissioni e impatto ambientale positivo.
La situazione in Italia
L’Italia ha introdotto nel 2020 un quadro normativo per le comunità energetiche, con incentivi per la condivisione dell’energia rinnovabile.
Con il Decreto CER del 2024, sono stati aggiornati i meccanismi di incentivazione, rendendo più semplice la creazione di comunità anche nei piccoli comuni, nelle periferie urbane e tra condomìni.
Inoltre è in via di attivazione un bando che consente di migliorare ancora la convenienza del fotovoltaico per famiglie ed aziende: un contributo a fondo perduto del 40% è richiedibile da tutti i nuovi impianti realizzati nei comuni inferiori ai 30.000 abitanti.
L’associazione, EnergEtica Cer, in collaborazione con cittadini ed imprese di installazione sta rapidamente crescendo grazie a continue nuove realizzazioni in tuta la Toscana ed anche oltre regione, dimostrando che la transizione ecologica può essere fata partendo dal basso, partecipata e solidale.
E dal prossimo anno, con l’approvazione del bilancio attuale, potrà dar corso agli interventi di supporto sul territorio con aiuti a vari soggetti del terzo settore, che lo statuto dell’associazione stressa consente e impone.
Conclusione
Il connubio tra fotovoltaico e comunità energetiche rappresenta una delle soluzioni più promettenti per un futuro energetico più sostenibile, equo e resiliente.
È una sfida culturale oltre che tecnologica, che richiede consapevolezza, partecipazione e visione.
L’energia del futuro non è solo rinnovabile: è condivisa.
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