CHIANTI FIORENTINO – Alla fine saranno, e non potrebbe essere altrimenti, i freddi numeri a dirci la verità.
Arrivi, presenze, occupazione delle strutture ricettive, dei ristoranti. L’indotto su bar, negozi, attività di servizio.
Ma in questo inizio di giugno le voci che si sentono fra gli addetti ai lavori, e una valutazione molto empirica, prettamente “visiva”, ci dice che il ritorno dei turisti, italiani, europei e dal resto del mondo, nel Chianti, sta diventando una realtà.
Dopo due anni a dir poco difficili, un 2020 drammatico, un 2021 complicato, il 2022 sembra davvero l’anno della ripresa.
E fra le osservazioni, come detto, molto empiriche, c’è quella che si può fare la mattina molto presto, fra le 6 e le 7, scrutando il… cielo.
In particolare quello lungo il crinale che da Tavarnelle porta verso San Casciano, lungo il percorso dell’Autopalio.
E’ questa infatti una delle “rotte” principali dei voli in mongolfiera per turisti. Che fra la fine di maggio e l’inizio di questo mese di giugno sono a dir poco popolati.
Cinque, sei, sette mongolfiere ogni mattina. Per un cielo del Chianti fiorentino letteralmente punteggiato di palloni aerostatici di ogni colore.
E considerando che il volo per una persona singola costa, in media, da 200 euro in su, si capisce anche che la tipologia di turista che vi sale è con capacità di spesa medio-alte.
Saranno i dati di fine stagione a dirci che stagione turistica è stata. Ma il cielo, intanto, ci sta dando indicazioni positive.
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