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lunedì 7 Luglio 2025
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    La CNA del Chianti vira al femminile: la sancascianese Veronica Cei eletta presidente

    Per la prima volta l'associazione affida, nel Chianti, il timone a una donna: 47 anni, imprenditrice nel settore della moda e accessori per la casa. A1 e Fi-Si: "Gravi disagi e danni alle imprese"

    SAN CASCIANO – L’assemblea elettiva di CNA Chianti, per la prima volta nella sua storia, ha assegnato il timone a un’imprenditrice.

    Sarà Veronica Cei, 47 anni, imprenditrice sancascianese del settore moda e accessori per la casa, a guidare l’associazione territoriale per i prossimi quattro anni. Prende il posto di Aldemaro Becattini.

    Cei guiderà una presidenza territoriale rappresentativa delle varie anime che compongono l’associazione, sia in termini di territorio che di settori.

    I delegati di CNA Chianti che la affiancheranno sono: Gianni Bartoli (edilizia), Simone Cappelli (artigianato artistico), Massimiliano Nesi (tappezzeria), Joele Risaliti (manager) e il presidente uscente Becattini.

    “Il prossimo quadriennio sarà un periodo di rinascita – dicono dalla Cna chiantigiana – che chiamerà il gruppo di imprenditori a dare un contributo in termini di idee, progetti, valori e di visione per proporre a tutti gli stakeholder un nuovo patto per lo sviluppo economico sociale territoriale”.

    I delegati della CNA Chianti con la presidente Veronica Cei

    “Un patto tra stato, imprese, istituzioni locali e cittadini, per ripartire e scrivere una nuova pagina, che continui a garantire quella qualità della vita che contraddistingue la nostra storia. Una qualità della vita che si fonda su imprese, buon lavoro e coesione sociale: tre aspetti necessari indissolubili” dichiara Cei.

    “Il nostro obiettivo – prosegue la neo presidente – è lavorare in squadra coinvolgendo tutti nel portare avanti i progetti in corso e realizzandone altri per valorizzare il lavoro artigianale attraverso quattro parole: ascolto, progettualità, fantasia e concretezza”.

    Cei che interviene infine sul caos Autopalio figlio della chiusura, per lavori, dello svincolo dell’A1 Firenze Impruneta e dei tanti cantieri che assediano la strada.

    “Non è certo una novità – precisa – ma adesso una situazione insostenibile che ha arrecato e sta arrecando disagi e danni alle imprese. Code e rallentamenti che pesano sui fornitori, sulle consegne e sui pendolari che lavorano nelle medesime aziende. Una situazione molto problematica considerato che i complessi produttivi che basano la propria attività
    sulla Firenze-Siena sono strategici per il territorio. Basti pensare a quello della Sambuca”.

    CNA Chianti “si schiera pertanto a fianco delle amministrazioni comunali di San Cascian, Greve in Chianti, Impruneta e Barberino Tavarnelle, denunciando la grave situazione in cui versa la superstrada e richiamando alle loro responsabilità Autostrade per l’Italia e Anas”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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