CHIANTI FIORENTINO – La vicinanza e il sostegno al popolo Saharawi hanno radici storiche nel Chianti fiorentino, grazie all’impegno di un’associazione (il Comitato Selma, oggi Comitato Selma 2.0), guidata per molti anni da Costanza Sanvitale e attualmente presieduta da Sara Tozzi.
Che ha promosso e fondato il suo impegno, praticato costantemente, sui percorsi di solidarietà a favore di un popolo dilaniato dalla privazione di una terra dove risiedere in libertà e autonomia, costretto a vivere nei campi profughi del deserto algerino dell’Hammada.
La rete di solidarietà continua a crescere e ad alimentarsi con l’accoglienza speciale che gli amministratori del Chianti fiorentino hanno riservato in veste ufficiale ai piccoli ambasciatori di pace provenienti dal Saharawi.
Il sindaco e il vicesindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani e Giulio Saturnini, e l’assessore alla cultura di San Casciano Maura Masini, hanno incontrato e dato il benvenuto ad una delegazione di bambine e bambini di età compresa tra i 7 e i 9 anni, accompagnata da due educatori, giunti a Greve in Chianti da alcuni giorni e ospitati nella struttura comunale di Villa San Michele in collaborazione con l’associazione Comitato Selma 2.0.
“Incontrando la delegazione dei bambini Saharawi – dichiarano gli amministratori comunali – confermiamo il nostro sostegno e la nostra amicizia ad un popolo che vive da oltre 50 anni in esilio”.
“L’iniziativa di conoscenza e accoglienza che portiamo avanti da anni – riprendono – attraverso il sostegno umanitario che l’associazione Comitato Selma 2.0 svolge in collaborazione con le amministrazioni comunali”.
“E che – concludono – oltre a tendere una mano concreta alle famiglie Saharawi, vuole offrire un’occasione di sensibilizzazione e uno stimolo di riflessione alla nostra comunità, è importante tenere alta l’attenzione sul diritto all’autodeterminazione del Sahara occidentale”.
I bambini saranno ospiti del Comitato Selma 2.0, realtà che ha all’attivo una decina di giovani volontari, fino alla fine del mese e trascorreranno gli ultimi giorni della loro permanenza in Toscana nelle case delle famiglie del territorio.
“Vorrei esprimere un ringraziamento a tutto il tessuto associativo del Chianti fiorentino – aggiunge in conclusione Sara Tozzi – che si è messo a disposizione a vario titolo per l’organizzazione dell’accoglienza”.
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