spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 19 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    La comunità del Chianti fiorentino organizza un incontro con il sindaco di Stazzema Maurizio Verona

    Martedì 30 marzo sul web. Oltre 2.500 le firme raccolte nei cinque comuni del Chianti e dell'area fiorentina a sostegno dell'iniziativa lanciata dal primo cittadino apuano

    CHIANTI FIORENTINO – A 77 anni dall’eccidio di Sant’Anna di Stazzema la comunità del Chianti fiorentino, protagonista di un’esperienza pilota in Toscana con l’elaborazione della carta antifascista sottoscritta da enti locali, organizzazioni sindacali e sezioni Anpi del territorio, vuole unirsi al sindaco di Stazzema Maurizio Verona per ricordare la strage e, attraverso il valore della memoria, alzare un muro contro i nemici attuali della democrazia.

    Sono oltre 2.500 le firme al momento raccolte nei cinque Comuni del Chianti e dell’area fiorentina con le quali le comunità locali si sono espresse a favore della proposta di legge di iniziativa popolare “Contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”, lanciata dal primo cittadino di Stazzema.

    E’ questa una delle azioni concrete che i firmatari della Carta antifascista presenteranno in occasione di un incontro on line al sindaco di Stazzema, ospite d’eccezione dell’evento che si terrà martedì 30 marzo alle 17.30 sulla piattaforma GoToMeeting (https://global.gotomeeting.com/join/778832005), diffuso anche attraverso i canali social istituzionali. Interverranno i sindaci dei comuni interessati, le componenti sindacali e i rappresentanti delle sezioni Anpi.

    “Il nostro intento è quello di esprimere tutto il nostro sostegno al sindaco di Stazzema del quale condividiamo l’idea che poi ha fatto scaturire la proposta di legge – dichiarano gli organizzatori – riteniamo che siano sempre più ricorrenti e diffusi i segnali che si profilano come pericolosi rigurgiti di propaganda nazista e fascista. Sono simboli e atteggiamenti che dovrebbero essere relegati al passato e invece riemergono in maniera più o meno visibile e si traducono in espressioni di violenza, rabbia, intolleranza e discriminazione, presenti ovunque, anche nel web e sugli strumenti social”.

    “Noi abbiamo firmato – proseguono – e invitiamo i cittadini a sottoscrivere la Carta e aderire all’Anagrafe antifascista per far parte di una comunità nazionale che riaffermi l’impegno al rispetto e all’applicazione dei principi e dei valori della Carta Costituzionale”. 

    L’incontro, organizzato dai firmatari della Carta antifascista, prevede un intervento video a cura dell’attore e regista Massimo Salvianti e potrà essere seguito in diretta e in differita.

    In una sola giornata le forze armate della Germania nazista, supportate dagli esponenti locali del partito fascista, spezzarono la vita a 560 civili, prevalentemente donne e minori, causando quello che poi è passato alla storia come uno degli eccidi più efferati consumati nel secondo conflitto mondiale.

    Era il 12 agosto 1944 quando un atto terroristico premeditato immerse Sant’Anna di Stazzema, un paesino dell’Alta Versilia, in un’immensa pozza di sangue, dolore e morte, riempita con il sacrificio centinaia di vittime innocenti.

    La barbarie nazifascista aveva colpito ancora ma in modo più atroce e implacabile. Fu come se avesse ucciso l’intera umanità, come se avesse deciso di rinunciare all’esercizio della dignità per legittimare la macchina della violenza ad agire e prevaricare sul diritto alla vita stessa. 

    La memoria di quel giorno, pagina tra le più buie della storia, è un dovere morale e civile. 

    La proposta, che ha già raccolto le 50mila firme necessarie, può comunque essere sostenuta fino al 31 marzo firmando un apposito modulo presso il Comune di residenza, diventi legge. Informazioni: www.anagrafeantifascista.it.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...