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venerdì 26 Aprile 2024
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    Nubifragio di Ferragosto: lettera aperta del presidente del Consorzio di Bonifica Marco Bottino

    "Insultare il Consorzio per un evento assolutamente eccezionale e che peraltro, come spiegato, ha coinvolto principalmente strade e fogne non è comprensibile"

    CHIANTI FIORENTINO – Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta del presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, Marco Bottino.

    Che ci scrive in merito alle reazioni alla presa di posizione del CBMV su quanto avvenuto in Chianti fiorentino, e in particolare a Bagno a Ripoli, dopo il nubifragio di Ferragosto.

    # Nubifragio di Ferragosto, il Consorzio di Bonifica: “Problemi dovuti ad acque superficiali finite nei corsi d’acqua”

    Gentile direttore,

    nel ringraziarla della pubblicazione della nostra posizione inerente la bomba d’acqua che ha investito il Chianti e in modo particolare Bagno a Ripoli volevo prima di tutto manifestare ancora una volta la mia vicinanza e quella dell’ente che rappresento a quanti sono stati danneggiati dell’evento, che ha avuto caratteristiche eccezionali, che oramai conosciamo troppo bene.

    Sono però rimasto negativamente sorpreso nel leggere i commenti sul canale social dove il vostro articolo è stato pubblicato.

    A fronte di varie persone che hanno capito la dinamica dei fatti (ribadite anche da numerosi sindaci e istituzioni) e la straordinarietà del temporale registrato, non sono mancati commenti violenti, aggressivi, offensivi dal punto di vista personale e del tutto destituiti dal contesto.

    Certi commenti non collegano la dimensione dell’evento ai danni ad esso correlati: di eventi estremi parlano tutti i giorni giornali e tv ma questo lascia evidentemente poca traccia in alcune persone.

    C’è ancora chi non prende atto di come certi eventi siano favoriti dall’antropizzazione del territorio, della quale tutti siamo complici, nessuno escluso.

    Eppure, senza assumerci una responsabilità collettiva non troveremo mai soluzione al problema degli eventi estremi, che sono imprevisti e imprevedibili e assai poco controllabili.

    In poche ore sono piovuti più di 100 mm d’acqua che collocano l’evento all’interno di quelli che accadono una volta ogni 50 anni.

    La nostra spiegazione voleva mettere in risalto il fatto che nessun fiume principale (Ema, Grassina, …) sia esondato, che la manutenzione del Consorzio ha impedito che fossero trascinati a valle alberi o arbusti in quantità tale da occludere le arcate dei ponti.

    Fatto che di per se stesso è spesso causa delle esondazioni dei fiumi.

    Infine facevamo rilevare come il sistema di laminazione di Capannuccia, comprendente diverse opere che lavorano insieme realizzate per passaggi successivi e completate nel 2013 con un investimento complessivo di diversi milioni di euro abbia funzionato perfettamente impedendo l’esondazione dell’Ema e le tragiche conseguenze che essa avrebbe comportato.

    Insomma una comunicazione di servizio che conteneva una valutazione post evento cercando di spiegare quanto avvenuto per bocca di chi tutti i giorni lavora nel campo della lotta al dissesto idrogeologico.

    Chi mi conosce sa quanto io sia abituato ad affrontare i problemi quotidiani del nostro lavoro assumendomi le responsabilità degli errori, ma anche cercando di farmi promotore di quella informazione sul tanto che insieme alla Regione Toscana abbiamo fatto in questi anni, rendendo il territorio in cui viviamo più sicuro e facendo della nostra Regione una regione leader nella prevenzione e manutenzione contro il rischio idraulico.

    Fare di più e meglio è sempre possibile e come Consorzio non ci tiriamo certo indietro rispetto a questa sfida.

    Ma insultare il Consorzio per un evento assolutamente eccezionale e che peraltro, come spiegato, ha coinvolto principalmente strade e fogne non è comprensibile.

    Il mio non vuole essere uno sfogo. Avrei potuto tacere e tutto sarebbe passato in poche ore. Invece ho deciso di esternare la mia indignazione per tutelare il lavoro svolto negli anni dal sistema composto da Regione, Comuni e Consorzi.

    Lavoro che è sotto gli occhi di tutti coloro che lo vogliono vedere.

    Marco Bottino

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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