IMPRUNETA – Sulla guerra in Medio Oriente, il gruppo territoriale Chianti fiorentino del Movimento 5 Stelle esprime un “forte e sentito plauso alla mozione presentata al consiglio comunale di Impruneta dal gruppo di maggioranza, Impruneta Rip@rti, dove il Movimento 5S è presente in giunta con il consigliere e assessore Lorenzo Bellini“.
“Il documento – prosegue il M5S del Chianti fiorentino – è stato votato da tutti i consiglieri di maggioranza e anche da quasi tutti quelli di opposizione”.
“La mozione – sottolineano – che riprende il testo all’appello lanciato da oltre 70 associazioni, Ong, partiti politici e circa 300 cittadini e rappresentanti delle istituzioni “Pace e Giustizia in Medio Oriente” (la trovate qui), è una spinta per il nostro gruppo territoriale M5S che si impegnerà a organizzare e promuovere iniziative di confronto pubblico e sensibilizzazione”.
“Ribadendo la nostra condanna ad ogni forma di terrorismo – riprendono dal M5S del Chianti fiorentino – sosteniamo le proposte contenute nel documento”.
Ovvero, chiedere il cessate il fuoco immediato di tutte le parti in conflitto; esigere l’apertura di corridoi umanitari che permettano l’assistenza alla popolazione di Gaza; esigere il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario da parte di tutti i belligeranti; esigere la messa in atto di azioni che impediscano che vengano colpiti obiettivi civili; contribuire ad escludere le argomentazioni religiose, ultranazionaliste e su base discriminante da qualsiasi dibattito riguardante eventuali negoziati di Pace, come precondizione essenziale affinché ci sia un dialogo proficuo.
E ancora, sostenere con tutti i mezzi a disposizione quella parte della popolazione e della società civile israeliana che si oppone a questo governo e alle sue politiche; parallelamente è altresì necessario sostenere con uguale forza le Ong e le organizzazioni che, lavorando a Gaza e in Cisgiordania, promuovono una società inclusiva e opposta al fondamentalismo.
Il documento chiede anche di porre in atto azioni credibili che mettano fine al principale ostacolo per la Pace in Medio Oriente, ovvero l’occupazione militare israeliana dei Territori occupati palestinesi, con garanzie di sicurezza per la popolazione israeliana.
Infine, rimettere al centro della politica internazionale il principio dell’autodeterminazione dei popoli.
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