CHIANTI FIORENTINO – Una petizione online, la seconda dopo quella lanciata alcune settimane fa dal Partito democratico, per far presente ad Anas tutto il dissenso popolare sui suoi metodi di gestione della Firenze-Siena.
Lanciata nei giorni scorsi, durante la manifestazione organizzata dal Centrosinistra Barberino Tavarnelle al Pontenuovo, ad oggi ha raccolto 236 firme.
"La situazione del raccordo Firenze-Siena è incresciosa – si legge nella petizione – cantieri oramai fermi da anni senza alcuna risposta ed alcuna ipotesi di ripresa dei lavori. La situazione è divenuta insostenibile. Ogni giorno i nostri pendolari, le merci, le nostre aziende e i nostri ragazzi che studiano a Firenze percorrono quella strada che se già era insicura adesso, con i cantieri fermi e le deviazioni, è ulteriormente pericolosa".
"Oltre al tema della sicurezza – si legge ancora – risulta evidente come viaggiando su una sola carreggiata in senso alternato il traffico non sia più sostenibile, formandosi giornalmente code e essendo divenuta una trappola di tempo e sicurezza. Tutto ciò è inaccettabile e vi si aggiunge inoltre il fatto che i cantieri siano abbandonati da anni, senza nessun operaio al lavoro. Niente di niente! Nessuna risposta da Anas, nessuna spiegazione su questa situazione vergognosa, neanche alle istituzioni e alle amministrazioni locali".
"Abbiamo manifestato la nostra esasperazione pubblicamente – si rimarca – contro Anas e contro questa modalità di gestione il giorno 10 maggio, presso l'uscita di Tavarnelle. Nel corso dell'iniziativa svoltasi sul territorio, noi del Centrosinistra Barberino Tavarnelle abbiamo lanciato una raccolta firme con la quale attestare il nostro disagio, chiedendo nello specifico: ripresa dei lavori il più presto possibile messa in sicurezza dell'Autopalio informazioni interventi programmati e tempi relativi".
"Rilanciamo anche online la petizione – concludono – promossa dal Centrosinistra Barberino Tavarnelle e dal suo candidato sindaco David Baroncelli. Firmate ed alziamo la voce contro un disservizio che ci mette, quotidianamente, in pericolo!".
di Redazione
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