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giovedì 25 Aprile 2024
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    Chianti fiorentino: Alzheimer, progetto sperimentale per la gestione delle emergenze

    Parte la nuova rete di esperti e medici a favore dei malati. Coinvolge le persone affette e le loro famiglie

    CHIANTI FIORENTINO – Assistenti sociali dell'Unione comunale del Chianti fiorentino, medici di famiglia, medici dell'azienda sanitaria ed esperti Aima, associazioni del territorio.

     

    La rete, per la prima volta condivisa da numero ampio di soggetti, diventa un servizio e un percorso concreto a sostegno dei familiari e degli affetti della patologia dell’Alzheimer.

     

    Tra qualche settimana prenderà il via l’attivazione di un percorso diagnostico-assistenziale volto a fornire una risposta appropriata e tempestiva alle famiglie per la gestione dei disturbi del comportamento.

     

    Il progetto si rivolge ai malati di Alzheimer e soggetti con diagnosi di demenza, nelle varie fasi della malattia, residenti nei comuni di Barberino, Tavarnelle, San Casciano.

     

    Nato su spinta dell'associazione Aima, presieduta da Manlio Matera, l'intervento è frutto di un accordo e di una collaborazione tra Regione Toscana, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani Toscana, Associazione Nazionale Comuni Italiani, Azienda USL 2 di Lucca, Azienda USL 3 di Pistoia, Azienda SUL 10 di Firenze, Azienda USL 11 di Empoli e Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Onlus Sezione di Firenze, di Lucca e Pistoia la Società della Salute della Val di Nievole e la Società della Salute di Empoli.

     

    Secondo i dati forniti dall’Agenzia regionale di sanità il numero di soggetti ultrasessantacinquenni assistiti dai medici di medicina generale nei territori di Barberino, Tavarnelle e San Casciano è pari a oltre oltre 7mila.

     

    “E' la prima volta che si affronta il problema della demenza in un’ottica di sistema e di attivazione di un percorso specifico – commentano gli assessori alle politiche sociali dell'Unione comunale Giulia Casamonti e di San Casciano Elisabetta Masti – il progetto mira ad offrire ai medici di famiglia nuovi strumenti di lavoro che consentano loro di rispondere meglio alle esigenze dei malati, senza creare un sovraccarico di lavoro".

     

    "Inoltre – concludono – in caso di gravi disturbi del comportamento che non possono essere trattati a domicilio, la rete permette il ricovero urgente con codice sanitario in spazi adeguati".

     

    Nei territori di Tavarnelle, Barberino e San Casciano i soggetti potenzialmente affetti da demenza sono stimati in circa 800 unità. A San Casciano è già attivo uno sportello di ascolto Alzheimer gestito dall'associazione Aima negli spazi di Villa San Martino a supporto dei pazienti e delle loro famiglie.

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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