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venerdì 1 Dicembre 2023
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    Lo segnala il consigliere regionale Lazzeri. Problema nelle zone con cassonetti vicine a quelle “porta a porta”

    "I residenti di Ginestra Fiorentina sono esasperati dal continuo via vai di persone che giungono dai comuni limitrofi per scaricare i rifiuti nella frazione lastrigiana. Ieri, domenica 5 maggio, si è addirittura sfiorata la rissa. Il Comune non può continuare a far finta di niente".

     

    Ne dà notizia il consigliere regionale di Più Toscana, Gian Luca Lazzeri, che ha ricevuto una segnalazione direttamente da un suo collaboratore residente a Ginestra. Lazzeri ha provveduto ad inviare immediatamente una lettera al sindaco di Lastra a Signa, Carlo Nannetti, ricordandogli che "nel suo programma di governo c'è scritto che attiverà il porta a porta per spingere al massimo la raccolta differenziata dei rifiuti" e che "Ginestra Fiorentina è una frazione del Comune di Lastra a Signa" e, quindi, soggetta all'amministrazione Nannetti.

     

    Il problema è quello che attanaglia e zone in  cui ancora resistono i cassonetti rispetto a quelle dove si attua il porta a porta. E dove i residenti restii a suddividere e organizzarsi per conferire il rifiuto porta a porta prendono i sacchetti, li caricano in auto e vanno a scaricarli a pochi chilometri. Era accaduto, ad esempio, a Cerbaia e a San Pancrazio quando era stato avviato il porta a porta a Montespertoli.

     

    "Ieri – prosegue Lazzeri – c'è stata una colluttazione in via Chiantigiana, dove sorgeva il vecchio distributore di benzina, tra un uomo proveniente da un altro comune (che stava scaricando diversi sacchetti di immondizia) e un residente di Ginestra".

     

    "Il sindaco – rilancia Lazzeri – e l'assessore all'ambiente, Filippo Biancalani, non possono continuare a far finta di nulla. Sono due anni che segnaliamo l'emergenza rifiuti a Ginestra, soprattutto davanti ai civici 204 e 206 di via Chiantigiana, a due passi dalla Fi-Pi-Li, dove spesso si fermano anche dei furgoni a smaltire abusivamente materiali industriali ed edili. Le cose sono tre: o il Comune predispone videocamere ambientali per multare tutte le auto e i furgoni provenienti da altre zone che si fermano a gettare i rifiuti, o sostituisce i cassonetti in tutta la frazione con i bidoncini di prossimità arrivando, come da programma di governo, all'istituzione del porta a porta, oppure entrambe le cose contemporaneamente".

     

    "Il rischio – conclude Lazzeri – è quello di incappare in altre proteste esemplari, come quella di via Redipuglia, nella quale si è colpito l'autore ignorando la causa scatenante, o come il rifiuto dei cittadini di pagare la tassa sulla spazzatura. Oppure, nel peggiore dei casi, che qualcuno passasse a qualcosa di più di una piccola colluttazione".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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