spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
martedì 15 Ottobre 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    La misura viene presa dalla Regione Toscana: a settembre il regolamento completo

    Irap più leggera in Toscana per le imprese medie, piccole e micro che quest’anno hanno assunto nuovo personale con un contratto di almeno due anni, che hanno assunto lavoratori a tempo indeterminato o che hanno trasformato contratti a tempo determinato in indeterminato: la giunta regionale ha dato il via libera definitivo al regolamento che meno di due mesi fa aveva inviato in consiglio regionale.

     

    La misura, la cui copertura è già prevista in Finanziaria 2012, riguarda i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.

     

    “La Regione – commenta l’assessore al bilancio e alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli – persegue un duplice obiettivo: arginare gli effetti di una crisi devastante e mettere in campo misure puntuali e capaci di far ripartire l’economia. In questi anni abbiamo lavorato per proteggere le categorie più deboli della società, non aumentando o limitando al massimo la pressione fiscale sulle persone in difficoltà e sulle aziende in crisi. Oggi facciamo un passo in avanti, riducendo le tasse per le imprese che assumono, stabilizzano ed hanno deciso di radicarsi sul territorio”.

     

    Bugli ricorda anche come forte sia l’impegno della Regione sul fronte dei pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione, con 94 milioni di quota di spesa ceduta nei mesi scorsi a Comuni e Province attraverso il patto di stabilità verticale e 325 milioni (per la parte sanitaria e per il bilancio della Regione) che saranno liquidati entro il mese di agosto e serviranno a pagare i debiti con i fornitori, con una ulteriore tranche in arrivo entro novembre per la sola parte sanitaria.
     

    Il regolamento sulle deduzioni sull’Irap per chi assume sarà operativo da settembre. Si inizia appunto con i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità: aiuterà il riassorbimento in prima battuta di chi ha perso il lavoro.
     

    Le imprese usufruiranno dello sconto a partire dal 2014. Di fatto il costo sostenuto dall’impresa per ciascun lavoratore, oneri riflessi compresi, potrà essere portato in deduzione: ovvero la spesa ridurrà l’imponibile su cui calcolare l’imposta regionale sulle attività produttive.

     

    Se per un dipendente un’azienda spende 30 mila euro l’anno ed è tenuta a pagare l’Irap – perché c’è anche chi ne è esentato – lo sconto oscillerà da 600 a 1.500 euro a lavoratore, a seconda delle aliquote applicate.

     

    Mediamente il risparmio sarà di 1.200 euro, che si somma agli altri incentivi, regionali, messi in campo per le assunzioni: 13 milioni di euro a disposizione ogni anno per tre anni, misure ad hoc per precari stabilizzati, lavoratori in mobilità, donne e giovani laureati e lavoratori prossimi alla pensione, con benefici diretti per diverse migliaia di euro.
     

    Le micro, piccole e medie imprese per usufruire delle deduzioni devono essere iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, avere la sede o l’unità operativa che ha effettuato l’assunzione in Toscana e non aver fatto ricorso a procedure di licenziamento collettivo nei dodici mesi precedenti all’assunzione.

     

    I lavoratori assunti naturalmente devono essere impiegato in Toscana e avere il domicilio fiscale, per tutto il periodo in cui l’azienda usufruisce delle deduzioni, nella regione. Anche le imprese costituite nel 2013 potranno usufruire delle deduzioni, purché le assunzioni non derivino da attività che assorbono, anche solo in parte, attività di imprese che già esistevano. Questo per evitare che i nuovi posti di lavoro siano solo apparenti.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...