Sono cominciati in questi giorni e continueranno fino al mese di ottobre, le lavorazioni di sfalcio della vegetazione erbacea sulle opere idrauliche e lungo i corsi d’acqua affidati alla manutenzione del Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale.
Le abbondanti piogge invernali e il prolungarsi delle precipitazioni anche in piena primavera di quest’anno hanno favorito e stanno continuando ad alimentare la crescita dell’erba, che in pochi giorni ha velocemente raggiunto anche il metro di altezza.
I tecnici e gli operai del Consorzio sono consapevoli dei disagi che l’erba alta può comportare, specie nei tratti urbanizzati dei corsi d’acqua, a ridosso spesso delle abitazioni e utilizzati solitamente da camminatori, podisti ed appassionati della natura. E tuttavia i tagli stanno seguendo senza alcun intoppo il programma preciso e serrato stabilito ormai da tempo, che presto porterà le macchine e i decespugliatori su tutto il territorio della Toscana Centrale (Chianti e Valdelsa).
QUANDO
Gli interventi di manutenzione tramite sfalcio sono costituiti solitamente da almeno due passaggi: il primo nel periodo primaverile (maggio-giugno) serve a verificare le condizioni di stabilità ed efficienza delle opere idrauliche ed eventualmente sfruttare il favorevole periodo estivo per i ripristini necessari; il secondo nel periodo pre-autunnale (settembre-ottobre) serve a liberare i manufatti idraulici in modo da garantirne la massima efficienza durante la stagione con maggiori precipitazioni; solo in alcuni casi è previsto un terzo passaggio nel periodo intermedio (luglio-agosto).
Le date precise dei passaggi sono a disposizione di tutti e facilmente consultabili sul sito internet del Consorzio (clicca qui) alla pagina Manutenzioni programmate mediante sfalci.
DOVE
Il Consorzio passa a tagliare l’erba laddove esistono opere idrauliche di propria competenza da controllare o nei centri abitati per esigenze di tipo igienico-sanitario e di fruibilità; in aperta campagna si preferisce invece conservare l’aspetto naturale dei corsi d’acqua.
Per essere chiari, inoltre, la manutenzione delle sponde e degli argini del fiume Arno, classificato come tratto con opere idrauliche di IIª categoria (ex R.D. 523/1904), è di competenza della Provincia o del Circondario Empolese-Valdelsa: il Consorzio, secondo il principio di sussidiarietà, provvederà comunque a tagliare l’erba con risorse proprie sui tratti di Arno prospicenti le aree e i corsi d’acqua minori di sua diretta competenza e soggette a contribuzione di bonifica.
Per vedere direttamente sulla mappa il reticolo su cui il Consorzio ha effettuato ogni anno la manutenzione estiva è anche possibile collegarsi al SIT (Sistema Informativo Territoriale).
COME
Il motivo principale di queste rasature quasi a zero dell’erba è la sicurezza idrualica, ovvero il controllo della solidità e della tenuta di argini e sponde, costantemente minacciate dall’usura del tempo e dalle tane degli animali selvatici, prime fra tutti le nutrie.
Ma pur dovendo necessariamente passare con i tagliaerba lungo un fiume o un torrente si possono comunque scegliere soluzioni di basso impatto per l’habitat naturale: e così ecco che negli anni i tecnici consortili hanno collaborato con il Museo di Storia Naturale dell’UNIFI per verificare la presenza dell’avifauna fluviale, con i volontari della LIPU per concordare uno sfalcio “a fasce”, con l’Azienda Agricola La Penisola per sfruttare le capacità erbivore delle capre da cashmere sull’alta Pesa.
di Redazione
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