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venerdì 26 Aprile 2024
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    Molto conosciute anche nel Chianti, sono state elette in Parlamento e si sono dimesse dalla giunta

    Una (Laura Cantini, a destra nella foto) è stata prima sindaco, molto apprezzata, poi vicepresidente della Provincia di Firenze con deleghe impegnative e non facili: in prima battuta quella alle infrastrutture e alle piste ciclabili, senza dimenticare quelle alla caccia e alla pesca.

     

    L’altra (Elisa Simoni, a sinistra nella foto), prima consigliere e poi assessore comunale, successivamente in giunta provinciale per due mandati consecutivi, seguendo prima la pubblica istruzione e poi lo smisurato capitolo della formazione professionale e del lavoro, partecipando direttamente a decine e decine di vertenze e tavoli di crisi.
     

    L’una arriva dall’Empolese Valdelsa, l’altra dal Valdarno. Entrambe vanno fiere della loro derivazione “defilata” rispetto al capoluogo, ben sapendo che arrivare “da fuori” spesso significa compiere un’ulteriore fatica mentale ed organizzativa. Una fatica che però rafforza il carattere e rende più efficienti. Ed entrambe sono donne forti, capaci e abili mediatrici, che hanno saputo mettere a frutto nella giunta guidata da Andrea Barducci le loro competenze su capitoli di primaria importanza, per Firenze, la sua provincia e non solo.

     

    Entrambe sono molto conosciute nel Chianti. Per quanto riguarda le opere pubbliche (in particolare la variante alla Chiantigiana, a Grassina) Laura Cantini; per quanto riguarda, purtroppo le tante crisi aziendali (ultima in ordine di tempo la Sacci) Elisa Simoni. Che in questo territorio, fra l'altro, è stata la più votata nelle "parlamentarie" del Pd nel dicembre scorso.
     

    Hanno ufficialmente salutato, nelle ultime sedute, i componenti della giunta e del consiglio provinciale. “La squadra della giunta Barducci ha da sempre lavorato per valorizzare le competenze e le inclinazioni femminili per la buona politica – affermano Cantini e Simoni – Il presidente non ha infatti avuto alcun tipo di perplessità nell’affidare a una donna una carica importante come quella della vicepresidenza o la gestione di risorse delicate ed ingenti come quelle della formazione professionale e del lavoro”.
     

    “Siamo convinte che una politica nuova e soprattutto una politica buona possa nascere solo da un coinvolgimento diretto sempre più incisivo di donne giovani e adulte – affermano le due neo-parlamentari – che decidano di spendere alcuni anni della loro vita al servizio della collettività, a partire dalle realtà comunali”.
     

    “Partiamo per i futuri incarichi romani con la commozione di chi sa di aver lavorato spalla a spalla con una squadra affiatata – concludono Laura Cantini ed Elisa Simoni –  e piene di interrogativi sul nostro apporto al Parlamento italiano: saremo all’altezza della situazione? Sapremo dare voce ai nostri territori, alle donne e agli uomini che ci hanno dato fiducia? Ci guida l’impronta che da sempre ci spinge nel nostro far politica: lavorare con umiltà e spirito di mediazione, ben sapendo che l’agire politico è frutto di pianificazione, presenza e interesse reale verso ciò di cui ci si occupa”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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