Non si sarebbe mai immaginato Alvaro Magazzini, 78 anni, un giorno di raccontare di essere stato morso da una vipera. Lui che da bambino andava a scuola da Lucignano a Montespertoli a piedi attraverso i campi con i pantaloncini corti estate e inverno, senza che gli fosse mai capitato niente.
L’episodio è successo qualche settimana fa e ha dell’incredibile perché è successo quasi sotto casa. Siamo andati a trovarlo nella sua casa a Lucignano.
Alvaro, ci racconta di questa disavventura?
"Erano passate da poco le due e mezzo di pomeriggio, quando decisi di andare a raccogliere un po’ di rosmarino lungo via di Lucignano, la pianta è a poca distanza dalla strada asfaltata. Il tempo di mettere il piede nell’erba e sento una botta tremenda al piede. Pensai di avere pestato un ferro o un vetro, mi tiro su i pantaloni e noto che sopra la “noce” del piede c’erano due buchi profondi grandi come chicchi di riso".
Indossava scarpe basse?
"Sì tipo quelle da ginnastica, non pensavo minimamente di pestare una vipera! Corsi subito in casa, a mia moglie chiesi del ghiaccio per mettere sul piede. Un vicino dopo avere sentito cosa era successo avvisò subito il 118".
Che sintomi aveva?
"Una volta in casa feci appena in tempo ad andare in camera, mettermi sul letto, la gamba stava cambiando colore, sentii salirmi un calore e un formicolio su tutto il corpo, non tenevo gli occhi aperti e in più mi prese il vomito. Nel frattempo arrivò l’ambulanza e l’automedica. Iniziarono a praticarmi le prime cure, sentivo le voci ma non riuscivo a parlare. Durante il tragitto per l’ospedale di Empoli ogni tanto l’ambulanza si fermava per farmi delle iniezioni. Arrivati al pronto soccorso, erano già ad attendermi praticandomi subito il siero antiveleno, ma nonostante tutto mi sentivo un inferno salire su tutto il corpo, una cosa indescrivibile. Dopo qualche ora decisero di portarmi in reparto, ma ancora non stavo bene, cercavo di aprire gli occhi ma non ci riuscivo, provavo così a tirarmi su le palpebre con le dita, tanto che a un certo punto pensai che se dovevo rimanere cieco, sarebbe stato meglio… partire".
Tutto questo quanto continuò?
"Fino alla mattina del giorno dopo, in molti medici vennero a visitarmi, poi decisero di trasferirmi all’ospedale di Careggi a Firenze".
Dove c’è un centro specializzato.
"Anche qui erano ad aspettarmi, mi fu fatta ancora un’iniezione antiveleno e altre terapie. Qualche altro giorno e infine sono stato meglio ed eccoci qui".
Adesso comunque sta bene?
"Sì, mi faccio ancora il cortisone, esami del sangue, e ogni tanto ho qualche sbandamento, ma insomma posso dire di averla scampata!".
La vipera intanto è ancora lì, al ramerino?
"Ancora per poco. Appena mi sono rimesso vado a trovarla e…".
Ci fermiamo qui, lasciamo il signor Alvaro che per tanti anni ha avuto una polleria a Firenze, tanto che in molti lo conoscono come “il biondo di Gavinana”. Nato a Lucignano è molto attaccato al suo paese dove è stimato e conosciuto, ed ha tante idee che vuole portare avanti adesso che è in pensione, anche se quella vipera, lo ha fatto davvero impazzire.
di Antonio Taddei
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