LA ROMOLA (SAN CASCIANO) – Se il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha davvero intenzione di cambiare nome a cento vie di Firenze, allora due di queste dovrebbero essere intitolate una alle vittime della strage di via de' Georgofili e l'altra al magistrato Tito Chelazzi.
A dirlo è Giovanni Maggiani Chelli, presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili: "Sono 10 anni che lo chiediamo – dice Maggiani Chelli – ci sono sempre stati insormontabili problemi di commissione toponomastica a rendere vana la nostra istanza".
Vittime della strage che, lo ricordiamo, furono lo studete Dario Capolicchio e tutta la famiglia Nencioni (madre, padre e le due bimbe), originaria del borgo de La Romola. Borgo che ha sempre tenuta viva la fiamma della memoria, fino alla realizzazione del mosaico in loro memoria (in foto) nel Giardino del Tramonto, grazie all'opera del Maestro Silvio Loffredo, scomparso da alcune settimane.
"Ricordiamo la nostra ripetuta richiesta a chi di dovere – conclude Maggiani Chelli – e auspichiamo quindi che questo 2013, il ventennale della strage di Firenze, sia l’anno in cui avremmo la certezza che i posteri ricorderanno il massacro più ignobile che storia d’Italia ricordi. Il mondo ha bisogno di ricordare quel massacro avvenuto nella centralissima città di Lorenzo il Magnifico il 27 Maggio 1993 in via dei Georgofili, mentre le istituzioni italiane, non v’è dubbio, erano per lo meno girate dall’altra parte".
di Redazione
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