CHIANTI FIORENTINO – Viene considerato il “Vino di Firenze” perché rappresenta il terroir geograficamente più prossimo al capoluogo toscano.
E, a conti fatti, il rapporto tra la città del David e il Consorzio del Chianti Colli Fiorentini è ormai ampiamente consolidato, raggiungendo il traguardo dei 30 anni di attività.
Un traguardo da festeggiare con grande gioia, ancor più se si parla di un percorso evolutivo mirato a raggiungere ogni anno risultati migliori del precedente.
È proprio per questo motivo che il Consorzio presieduto da Andrea Corti ha organizzato, nei giorni scorsi, un doppio appuntamento riservato a media e addetti ai lavori per spegnere insieme le sue prime trenta candeline.
Ovvero, una degustazione esclusiva presso la Sala Borsa Merci della Camera di Commercio di Firenze; un tour di due aziende vitivinicole del territorio, per immergersi direttamente nell’esperienza della vendemmia attraverso degustazioni, pranzo in azienda o in spazi dedicati, visita alle cantine… .
Questi i numeri del Consorzio Chianti Colli Fiorentini: nel 2024 sono stati rivendicati 350 ettari di superficie vitata, per una produzione annua di circa 20mila quintali di uva, dai quali sono state infine commercializzate 900mila bottiglie. La quota di export è intorno al 55-60%.
“Per il consorzio Chianti Colli Fiorentini 30 anni di stile e passione vuol dire perseguire costantemente il concetto di qualità nei nostri vini, affrontando le sfide che i tempi e le circostanze ci impongono” spiega il produttore, nonché presidente del Consorzio, Andrea Corti.
“Siamo un piccolo ma determinato gruppo di produttori – rivendica Corti – che, attraverso i propri vini, parla di un territorio e della sua storia”.
“Abbiamo dedicato a questa tradizione la nostra vita e i nostri sforzi – conclude – una generazione dopo l’altra, e adesso siamo fieri di poter condividere con tutti quello siamo diventati oggi e quello che saremo domani”.
Il Consorzio Chianti Colli Fiorentini
Il Consorzio Chianti Colli Fiorentini è nato il 5 settembre 1994 per iniziativa di un gruppo di viticoltori che hanno deciso di riunire le proprie voci per poter far conoscere e valorizzare la loro terra e i frutti che riuscivano a trarne.
Il primo passo, questo, per la valorizzazione del vino per eccellenza di Firenze – i vini del consorzio sono raggruppati non a caso con la dizione “Vino di Firenze” – e, nello specifico, dei 16 comuni produttori che abbracciano il capoluogo toscano con aziende dalla forte identità e tradizione.
Ovvero Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Certaldo, Fiesole, Figline Incisa Valdarno, Firenze, Lastra a Signa, Impruneta, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, San Casciano e Scandicci.
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