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venerdì 4 Ottobre 2024
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    PaP: “Le storie dei migranti cacciati da Castelnuovo dal decreto Salvini”

    Sindaco e assessore: "Dispiace non avervi mai visto ai tanti incontri, anche aperti, con Oxfam, Pangea e i ragazzi..."

    CASTELNUOVO BERARDENGA – "Primi effetti del decreto Salvini nel nostro territorio": a dirlo è Potere al Popolo di Castelnuovo Berardenga. 

     

    "Vi raccontiamo una storia che interessa il comune di Castelnuovo Berardenga – spiegano – fatta di volti e storie personali, quelle di Ibrahima, Abdul, Alassane e tanti altri giovani migranti ospitati nel nostro territorio che, grazie alla solidarietà di tanti concittadini e al prezioso lavoro degli operatori dell’accoglienza, si stavano integrando nel tessuto sociale".

     

    "Questi ragazzi – rimarcano – per effetto del decreto Salvini, verranno espulsi dal sistema dell'accoglienza, diventeranno clandestini e verranno forzatamente dislocati in qualche centro di reclusione".

     

    "Una storia – sottolineano – che si intreccia con quelle di decine di operatori qualificati. Sono persone che svolgono un mestiere difficile, in cui è necessaria un'alta specializzazione. Spesso sono contratti di lavoro con cui queste persone stanno costruendo il proprio presente e progettando il proprio futuro. Con il cosiddetto decreto sicurezza questi posti di lavoro sono seriamente a rischio".

     

    "Quindi all'emergenza sociale e al dramma umano dei migranti – accusano – si aggiungerà dunque il danno della perdita di questi posti di lavoro. Il ministro Salvini ha avuto la faccia tosta di rivolgersi ai migranti che saranno gettati nella clandestinità dicendo: "la pacchia è finita". Userà lo stesso disprezzo anche verso i tanti disoccupati creati dalla sua propaganda?".

     

    "Come Potere al Popolo – dicono – chiediamo all’amministrazione cittadina di farsi carico di questi ragazzi (ormai parte della comunità) e dell’emergenza occupazionale che si creerà. Vanno trovate urgentemente delle soluzioni concrete. Il 5 marzo è stata approvata all’unanimità un’ottima delibera antifascista, il cui testo è stato scritto anche con il nostro contributo. L’antifascismo però non è solo rimembranza, ma deve essere anche azione concreta, che può prendere anche le forme della solidarietà sociale e dell’antirazzismo. Necessarie in questo momento come non mai nella storia della Repubblica italiana".

     

    La replica di sindaco e assessore

     

    "Care e cari – scrivono il sindaco Fabrizio Nepi e l'assessore Annalisa Giovani – conosciamo bene la situazione di questi ragazzi. Dispiace non avervi mai visto ai tanti incontri, anche aperti, con oxfam, pangea e i ragazzi che hanno trovato ospitalità sul nostro territorio e che grazie al sostegno del territorio e del volontariato non hanno mai trovato nessun tipo di problema".

     

    "I rapporti con gli operatori che avete citato – concludono – sono ottimi e loro hanno i nostri contatti, non credo che abbiano remore nell'esprimerci i loro disagi. Almeno negli ultimi 5 anni è stato cosi. Il Comune ha appoggiato l'azione intrapresa dalla Regione Toscana e ci stiamo occupando di questi ragazzi. Come abbiamo sempre fatto". 

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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