CHIANTI SENESE – Continuano le indagini archeologiche nel cuore del Chianti senese.
Dal 4 novembre al 15 dicembre si terrà la seconda campagna di scavi archeologici del Castellare di Collepetroso, luogo situato tra Castellina e Radda in Chianti, afferente al territorio comunale raddese.
Lo scavo è in concessione data dalla Direzione Generale ABAP del Ministero della Cultura ed è sostenuto dal Comune di Radda unitamente alla proprietà del sito: i coniugi Claudio e Clarissa Petreni.
La direzione scientifica è affidata all’archeologo Paolo Medici, che dirige un pool di professionisti e un gruppo di studenti provenienti dall’Università di Firenze e dall’Università di Leiden (Paesi Bassi).
Riparte così un progetto che ha già restituito preziose informazioni e numerose testimonianze materiali.
Nella prima campagna, infatti, è stata indagata una porzione dell’area sepolcrale della chiesa micaelica e uno degli ambienti dell’antico castellare medievale, restituendo molto reperti afferenti a varie epoche.
Soprattutto, un cospicuo patrimonio numismatico consistente in oltre 200 monete, il cui arco cronologico parte dal III sec. a.C. con una preziosa moneta di Mileto (Asia minore) fino all’epoca moderna.
Maggiori informazioni sono reperibili online su YouTube dove è stata pubblicata la conferenza di presentazione dei risultati tenutasi a Radda in Chianti l’11 maggio scorso (la potete vedere qui sotto).
L’operazione è promossa anche quest’anno dal Gruppo Archeologico Salingolpe, associazione attiva in Chianti fin dal 1987, già promotrice di indagini scientifiche (basti ricordare le necropoli etrusche castellinesi del Poggino e di Casarosa), di numerose ricerche storiche e di eventi culturali di valorizzazione territoriale.
Il tutto vedrà avrà anche la preziosa collaborazione delle associazioni Radici in Chianti e Via Romea Sanese Accessibile.
“Lo scavo – annuncia Vito De Meo, presidente del Gruppo Archeologico Salingolpe – prevederà alcune giornate aperte ai visitatori, nelle quali gli studiosi illustreranno l’importanza del sito e dei risultati conseguenti all’attività scientifica”.
“Anche le scolaresche locali – conclude – avranno la possibilità di visitare lo scavo in esclusiva e di effettuare laboratori tematici sulla storicità e sulla biodiversità dei luoghi”.
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