CASTELLINA IN CHIANTI – Oramai manca veramente pochissimo alla… Pentecoste di Castellina in Chianti (dal 18 al 20 maggio).
Ma conosciamo meglio L’Associazione dei Viticoltori di Castellina, organizzatrice dell’evento. Nata ben ventidue anni fa, aveva e ha tutt’ora lo scopo di valorizzare al massimo le produzioni del territorio. Dare loro visibilità, organizzare degustazioni, accogliere giornalisti esteri.
Oggi è costituita da molte delle aziende ben radicate sul territorio: Antico Podere Casanova, Azienda di Prova, Belvedere di San Leonino, Bibbiano, Brancaia, Buondonno, Caparsa, Casafrassi, Casina di Cornia, Castagnoli, Castellare di Castellina, Castello di Fonterutoli, Castello di Rencine, Castello La Leccia, Cecchi-Villa Cerna, Cennino, Collelungo, Concadoro, Fattoria di Vegi, Fattoria la Ripa, Fattoria Nittardi, Fattoria Tregole, Gagliole Società Agricola Inc., La Castellina, La Croce- F.lli Zari, La Mirandola, Le Fioraie, Le Puzzole, Mazza soc Agricola soc. Semplice, Poggio Amorelli, Poggio Regini, Pomona, Querceto di Castellina, Ricudda, Rocca delle Macie, Rocca di Cispiano- S. Lucia Prima, Rodano, San Donatino, San Fabiano Calcinaia, Sant’Agnese, Setriolo, Stomennano, Tenimenti Angelini-San Leonino, Tenuta Canale e Tenuta Lilliano.
“La Pentecoste, originariamente, veniva fatta in piazza del Comune. Poi però, un anno il meteo non fu molto felice. Così venne deciso di farla sotto “Le Volte” che erano state nel frattempo risistemate dall'amministrazione comunale” ci racconta il presidente dell’Associazione, Guido Serio.
"I primi anni – ricorda – la degustazione veniva organizzata anche la mattina. In seguito, ci accorgemmo che per le aziende era troppo pesante. La cena tradizionale del venerdì sera è stata inserita solo dopo”.
“Il vero obiettivo della nostra associazione è quella di dare importanza al territorio ed ai suoi prodotti: vino e olio. Ovviamente la parte principale è rappresentata dal Chianti Classico” prosegue il presidente.
Va indietro di qualche mese Serio: “Il 2017 è stata una brutta annata dal punto di vista quantitativo, perché la siccità ha colpito pesantemente la produzione. A livello qualitativo, però, siamo abbastanza soddisfatti. Anche se a soffrire sono state le vigne migliori”.
“Negli ultimi anni – prosegue facendo un'analisi tecnica – il vino ha teso ad aumentare la gradazione perché i sesti di impianto hanno un numero di ceppi maggiori. Siamo passati dalle 3.000 alle 6.000 viti per ettaro, con potature molto corte. Si cerca di fare sì che la pianta produca non più di un chilo e mezzo di uva. Tutto ciò è avvenuto in concomitanza ad un lento cambiamento del clima, con estati più calde e secche. Il tutto, ha contribuito ad un innalzamento del grado zuccherino del mosto”.
La Pentecoste è una manifestazione molto sentita soprattutto nei Paesi del nord Europa: Germania, Svizzera ed Austria.
Le famiglie tedesche approfittano delle vacanze scolastiche di primavera dei propri figli, per venire a prendere il sole da noi in Chianti. Grazie a questo flusso di turisti è nata questa manifestazione. Così facendo, gli ospiti possono trovare, nelle nostre zone qualcosa di davvero interessante.
“I nostri obiettivi sono molteplici – continua Guido Serio spiegando quali siano le finalità dell'Associazione Viticoltori di Castellina – Non ci vorremo solamente limitare ad organizzare questa manifestazione, che negli anni cerchiamo sempre di più di ingrandire. Inseriamo attività per i più piccoli ad esempio, con una partecipazione molto nutrita. Vogliamo creare interesse".
"Noi castellinesi – dice con sicurezza – dobbiamo inventarci dei richiami per non restare ai margini. E soprattutto vorremo esportare le nostre potenzialità, come il vino. Fare degustazioni al di fuori di Castellina, in altre città. E anche all’estero”.
“Tutto questo però – conclude – comporta considerevoli spese da sostenere e con le nostre sole forze non possiamo fare moltissimo. Proveremo a sfruttare le possibilità offerte dalla Regione con delle iniziative. Non lo abbiamo ancora mai fatto. Noi, come associazione, vogliamo portare il nostro contributo a questo paese. Più fama riusciamo a dare al nostro territorio, più valore riusciremo a dare a Castellina in Chianti”.
di Jessica Nardi
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