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sabato 20 Aprile 2024
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    Coronavirus e disdette dei turisti: nel Chianti qual è (al momento) l’impatto?

    Abbiamo sentito 5 strutture fra Barberino Tavarnelle, San Casciano, Greve, Castellina e Gaiole. Ecco quel che dicono

    CHIANTI FIORENTINO E SENESE – Dato che – oltre ai numerosi contagi in Lombardia e in Veneto – si sono verificati due casi anche in Toscana, ma soprattutto in seguito alla valanga mediatica che sta travolgendo il nostro Paese, siamo andati a verificare “sul campo” se il Coronavirus abbia avuto un impatto (e se sì di che tipo) sul turismo nel nostro territorio: quello del Chianti (fiorentino e senese).

    Dove (anche) il turismo la fa da padrone. E’ motore di sviluppo, prodotto interno lordo, posti di lavoro.

    Dunque abbiamo pensato di chiamare alcuni agriturismi e B&B, in cinque comuni. Per chiedere se hanno ricevuto delle cancellazioni e se hanno o meno nuove prenotazioni. Tastanto il polso della situazione direttemente da chi è in prima linea.

    Senza voler creare nessun tipo di allarmismo, ma semplicemente con l’obiettivo di dare voce alle strutture alberghiere e riportare la loro esperienza, personale e soggettiva.

    Nel complesso abbiamo rilevato che c’è un po’ di preoccupazione: la maggior parte delle strutture ha subito delle cancellazioni e alcune registrano la totale assenza di prenotazioni. Però (per fortuna) c’è anche chi è più sereno e ha notato un cambiamento sì, ma non stravolgente.

    Comune a tutti è senz’altro la speranza che tutto si risolva al più presto. E che la stagione (alle porte) vada bene.

    ANTICA PIEVE B&B (BARBERINO TAVARNELLE)

    “Al momento non abbiamo avuto nessuna cancellazione – a parlare è Filippo Bacci – E’ probabile che chi ha prenotato stia aspettando per vedere cosa succede. Però immagino che avremo delle cancellazioni, è inevitabile”.

    “Per via del Coronavirus – prosegue – il gruppo di americani che verrĂ  da noi a marzo ha disdetto le due notti a Venezia e le ha sostituite aggiungendone una da noi e una a Firenze”.

    “Per quanto riguarda le nuove prenotazioni – conclude Filippo – Non abbiamo avuto richieste in questi giorni”.

    B&B ART (SAN CASCIANO)

    “Siamo in difficoltĂ  – la parola passa a Letizia Bevanati e a Raffaella Giustini, che gestiscono questo B&B nel pieno centro storico sancascianese – Hanno giĂ  disdetto sei camere: tre per fine febbraio e tre per l’inizio di marzo”.

    “Dato che ci hanno avvisato con anticipo e considerata la situazione – tengono a dire – non abbiamo fatto pagare loro la cancellazione”.

    “Per ora non abbiamo avuto nuove prenotazioni – dicono, un po’ preoccupate, Letizia e Raffaella – Speriamo che ci sia meno allarmismo e che tornino ad esserci delle prenotazioni”.

    CASTELLO DI VICCHIOMAGGIO (GREVE IN CHIANTI)

    “Per adesso sono tranquilla – è la volta di Federica Matta – Da sabato abbiamo ricevuto solo due cancellazioni, entrambe di stranieri. Proprio ieri sera è anche arrivata qualche prenotazione per giugno. Alcuni per telefono ci chiedono informazioni, ma senza ansia nĂ© psicosi”.

    “Lavoriamo molto con i matrimoni – aggiunge Federica – Anche da quel punto di vista la situazione è normale. Le spose ci scrivono tranquillamente e nessuna delle coppie sembra essere agitata”.

    QUERCETO DI CASTELLINA (CASTELLINA IN CHIANTI)

    “Abbiamo ricevuto giĂ  quattro cancellazioni di prenotazioni per marzo e aprile – è il turno di Jacopo di Battista – Anche se in teoria non rimborsabili, abbiamo rimborsato i soggiorni fissati per i prossimi giorni”.

    “Però – specifica Jacopo – tra lunedì e martedì per fortuna abbiamo anche ricevuto prenotazioni per quest’estate”.

    ROCCA DI CASTAGNOLI (GAIOLE IN CHIANTI)

    “Abbiamo avuto delle cancellazioni, dalla Germania e dall’Olanda – interviene Rolando Bernacchini, direttore dell’azienda – Non solo nell’immediato, ma anche per luglio”.

    “Alcuni chiedono di prenotare con la possibilitĂ  di disdetta senza penale – dice ancora – Pertanto diamo loro la possibilitĂ  di disdire, però entro dieci giorni dal soggiorno”.

    “Non dobbiamo fare allarmismo, perchĂ© così ci facciamo del male – tiene a sottolineare il direttore – Il problema non deve essere sottovalutato, ma va trattato in maniera medica e tecnica, senza panico. Con la speranza che questa sia una situazione transitoria”.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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