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venerdì 20 Giugno 2025
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    Candidatura ufficializzata: intervista esclusiva al sindaco di Castelnuovo Fabrizio Nepi

    La campagna elettorale, il ruolo del Pd, gli obiettivi, quello che è stato fatto e quello che vorrebbe fare

    CASTELNUOVO BERARDENGA – Sabato scorso l'avvio del percorso verso le elezioni amministrative 2019, con l'ufficializzazione della sua candidatura e di un percorso di partecipazione aperto a tutta la cittadinanza.

     

    Per il sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi, sono giorni pieni di adrenalina. Quella che scorre quando ci si propone di amministrare (per il secondo quinquennio) una comunità. Il Gazzettino del Chianti lo ha incontrato per una lunga chiacchierata.

     

     

    Sindaco, sabato è iniziata la rincorsa verso le amministrative di maggio: che pomeriggio è stato? Cosa le è piaciuto di più dell’avvio di #ScelgoCastelnuovo? 

     

    "Sabato abbiamo ricevuto una bella iniezione di energia. Ci ha fatto estremante piacere vedere una sala stracolma di persone, oltre 150 persone intervenute in modo spontaneo non sono scontate in una fase storica dove il coinvolgimento e la partecipazione è sempre più complessa da attivare. Come ho avuto modo di dire sabato, quando s'inizia un percorso come quello iniziato 5 anni fa, c'è sempre il rischio di perdere qualcuno per strada invece siamo riusciti a crescere, questo è un segnale buono rispetto al percorso che ci stiamo per iniziare. Vedere così tanto entusiasmo carica di molte responsabilità, ma restituisce anche molte energie nuove e positive". 

     

    Che esperienza porta dopo gli anni alla guida del Comune (e della Provincia)? Ha scoperto lati di sé che non conosceva?

     

    "Una grande esperienza, fare il sindaco è l’esperienza più bella che un cittadino può svolgere per il suo territorio, la Provincia mi ha dato modo di crearmi molti contatti e relazioni che poi sono tornati comodi anche per amministrare il Comune. Queste due esperienze mi hanno fatto sicuramente crescere, come amministratore, ma più che altro come uomo e non smetterò mai di ringraziare i cittadini che mi hanno dato questa possibilità".

     

    Che campagna elettorale si aspetta? Quale sarà il ruolo del Partito democratico? Centrale? Defilato?

     

    "Per quanto ci riguarda sarà una campagna elettorale di “merito”, cioè vogliamo stare sui problemi quotidiani dei cittadini, quello che abbiamo provato a fare in questi anni e quello che ci gratifica di più, provando a scrivere un programma il più partecipato possibile. Le liturgie della politica non mi hanno mai appassionato più di tanto, preferisco lasciarli agli altri".

     

    Quali i temi centrali su cui centrerà la sua attenzione? 

     

    "Sicuramente lo sviluppo del territorio e della crescita, agricoltura di qualità e turismo, tutela del passaggio e sostenibilità. Questi sono i temi centrali del nostro programma. E’ vero che in questi anni siamo cresciuto molto, ed i rilevatori economici ci premiano, ma credo che attraverso gli accordi promossi con gli altri comuni del Chianti (Unesco, Biodistretto, Distretto Rurale e ambito turistico) possiamo fare ancora meglio".

     

    Criticità sul territorio castelnovino: quali, secondo lei, le principali e come si propone di risolverle? Vivibilità (intesa soprattutto come sosta delle auto) nel centro storico del capoluogo? Antenna Telecom? Gestione nuovo sistema di raccolta rifiuti?

     

    "Un Comune avrà, come un qualsiasi ente pubblico, ma anche privato avrà sempre un problema da risolvere ed alcuni aspetti da ottimizzare. Alcuni di questi temi che hai citato sono in fase di risoluzione e spero di avere una risposta definitiva prima del termine dell’attuale mandato".

     

    Capitolo Chianti: pensa che l’assenza di Gaiole in Chianti dal percorso che avete intrapreso (Distretto Rurale, candidatura del Chianti a patrimonio Unesco) sia un handicap per l’area? Pensa che Gaiole sia in qualche modo “recuperabile”?

     

    "Spero che Gaiole sia recuperabile, il Chianti è a 8, anzi dopo la fusione di Barberino e Tavarnelle a 7. E se saremo tutti allineati riusciremo a portare prosperità, sostenibilità e dare una migliore visione di territorio ai nostri comuni".

     

    C’è, infine, qualcosa che in questi anni avrebbe voluto fare (o fare diversamente), su cui può invece incidere nel caso di in secondo mandato?

     

    "Villa Chigi è un tema enorme, è la sfida (quasi) impossibile… ma ho qualche idea che proveremo a percorrere nei prossimi anni, se ne avremo modo. Se in qualche modo Villa Chigi dovesse diventare di uso pubblico ed a disposizione della nostra comunità e per i nostri turisti, potremmo dire di aver scritto la storia".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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