Il Museo Archeologico del Chianti senese entra ufficialmente a far parte del circuito dei musei regionali. La Regione Toscana, infatti, ha conferito alla realtà castellinese, il riconoscimento di “museo di rilevanza regionale” grazie al quale la struttura potrà godere di una visibilità maggiore e di una programmazione che raggiunga e coinvolga maggiormente anche i territori oltre la provincia di Siena.
Già lo scorso anno il Museo Archeologico del Chianti Senese, era stato citato in un articolo del Corriere della sera come esperienza virtuosa, al fianco del Museo del Cinema di Torino, del Museo del Novecento di Milano e di tanti altri grandi, grazie al notevole incremento di presenze nel corso del 2011 che aveva portato a oltre 10mila biglietti staccati. Il riconoscimento regionale è stato attribuito anche ad altre sedici strutture espositive su quarantadue totali.
“Il riconoscimento di museo di rilevanza regionale – commenta il direttore, Marco Firmati – è una sorta di certificazione della qualità del Museo. Averlo ottenuto significa che l’istituzione, anche se di recente fondazione, risponde a una serie di requisiti fondamentali per fornire un servizio efficace ai cittadini, ai visitatori e ai beni archeologici che vuole valorizzare".
"Tra i requisiti richiesti, infatti – prosegue Firmati – ci sono un orario d’apertura sufficientemente ampio, l’attività didattica e di ricerca, l’adozione di un regolamento, la tutela della sicurezza delle persone e dei beni conservati. Il riconoscimento regionale gratifica dunque tutti coloro che, con compiti e competenze differenti e in rappresentanza di diversi enti, hanno lavorato, fin dall’istituzione, e lavorano tuttora per un museo di qualità”.
Soddisfazione è stata espressa anche da parte del sindaco e di tutta l’amministrazione comunale di Castellina in Chianti che ha ringraziato la Regione Toscana, la Soprintendenza ai Beni Archeologici, la Fondazione Musei Senesi, la Società cooperativa archeologica A.R.A. e il direttore del Museo Marco Firmati e tutte le realtà associative e al servizio dei cittadini che collaborano alla realizzazione degli eventi all’interno del Museo che, insieme alle esposizioni, contribuiscono alla valorizzazione storica e culturale del territorio.
di Redazione
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