I cittadini e i rappresentanti del Comune di Castelnuovo Berardenga hanno occupato l’ufficio postale di Vagliagli. Questa mattina, lunedì 17 dicembre, tutta la comunità e il sindaco Roberto Bozzi, insieme anche al parroco della frazione, don Sergio, hanno simbolicamente occupato i locali per ribadire le preoccupazioni e la contrarietà alla decisione di Poste Italiane di chiudere il servizio di Vagliagli.
Il "fronte" è anche qui, in un piccolo ufficio postale di provincia. Che fino a ieri era un punto di riferimento: come la farmacia, il bar. O la stessa chiesa.
“La protesta di oggi – commenta Roberto Bozzi – è stata organizzata per aspettare e bloccare l’arrivo degli impiegati delle Poste che avrebbero dovuto ritirare la documentazione di questo ufficio e per ribadire le richieste avanzate nei giorni scorsi presso la Provincia e la Prefettura di Siena di rimandare la decisione della chiusura a marzo, dopo che saranno resi noti i criteri di redditività in base ai quali definire la soppressione dei servizi locali".
"Un tempo necessario – prosegue – che ci permetterà anche di organizzare eventuali servizi alternativi, ma sul quale non abbiamo ancora ricevuto risposta. Ho chiamato personalmente il Prefetto e il direttore generale delle Poste per sapere se la data di chiusura prevista per domani, 18 dicembre, era stata rimandata o meno, ma anche in questo caso non ho ricevuto certezze. Il presidio di oggi si è protratto fino alle ore 15 e gli impiegati postali non sono arrivati. Un segno, forse, che ci può far ben sperare”.
“L’ufficio postale di Vagliagli – aggiunge il primo cittadino – era stato già interessato da una riduzione dell’orario di apertura e oggi assistiamo alla privazione di un servizio essenziale ai cittadini, soprattutto per quelli più deboli come gli anziani, coloro che hanno difficoltà di mobilità o chi ha scarso o nessun accesso alle tecnologie informatiche e telematiche".
"Questo ufficio postale poi – conclude – conserva molti depositi dei cittadini e le numerose operazioni delle aziende agricole locali. E’ dunque assolutamente necessario difendere posti di lavoro e la qualità dei servizi offerti ai cittadini anche come metodo di contrasto ai fenomeni di spopolamento dalle frazioni”.
di Redazione
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