E' un sindaco di Radda in Chianti davvero sconcertato quello che ci racconta come la sua comunità stia vivendo quanto accaduto martedì 8 gennaio, con l'omicidio della 47enne kosovara da parte di un 22enne della stessa nazionalità (clicca qui per leggere l'articolo).
Che prima l'ha colpita con una pietra, poi con le forbici "da pota". Infine ha cercato anche di scappare, venendo però intercettato da un posto di blocco dei carabinieri.
Compagni di lavoro nei campi di una notissima azienda agricola del territorio, persone conosciute: "Del resto – spiega al Gazzettino il sindaco, Alessandro Aterini (in foto) – la nostra è una comunità piccola, dove queste cose sono ancor più sconvolgenti. Quello che ha accaduto ci ha profondamente segnato".
"Ci conosciamo tutti – prosegue il primo cittadino – conosciamo chi gestisce l'azienda. E, mi preme sottolineare, si tratta di un'azienda che fa tutte le cose per bene: che rispetta i contratti, le leggi, i lavoratori. Mi dicono che nei mesi scorsi qualche discussione c'era stata, ma da lì ad arrivare a quanto accaduto ce ne corre davvero".
Non si sa in quale modo verrà onorata la salma della 47enne: "La comunità kosovara – conclude Aterini – che qui da noi è ben presente, ha riti e usanze chiaramente tutte sue. Noi non possiamo far altro che esprimere tutta la nostra tristezza e il nostro cordoglio per quanto accaduto".
di Redazione
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