CASTELNUOVO BERARDENGA – Garantire il diritto allo studio e la parità di accesso ai servizi scolastici. E’ questo l’obiettivo con cui il Comune di Castelnuovo Berardenga ha rinnovato il Pacchetto Scuola sostenuto da risorse regionali e rivolto a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado appartenenti a nuclei familiari con ISEE non superiore a 15 mila euro.
Il bando è aperto fino al 30 giugno ed è disponibile sul sito Internet del Comune, www.comune.castelnuovo-berardenga.si.it, insieme alla modulistica da compilare per richiedere contributi per l’anno scolastico 2017-2018.
A chi si rivolge il Pacchetto Scuola. Il bando prevede l’erogazione di contributi a sostegno di servizi scolastici e dell’acquisto di libri di testo e altro materiale scolastico in presenza di requisiti economici, di merito e anagrafici, con la richiesta di età non superiore ai 20 anni e la residenza nel Comune di Castelnuovo Berardenga. Il contributo varia in base all’ordine e al grado della scuola e alla classe frequentata.
Come partecipare. La domanda deve essere redatta sull’apposito modulo reperibile presso l’Ufficio Scuola o l’Urp del Comune di Castelnuovo Berardenga e deve essere presentata da uno dei genitori o da chi rappresenta il minore presso l’Ufficio Protocollo del Comune entro le ore 12.30 del 30 giugno. La domanda può essere inoltre spedita tramite raccomandata che dovrà pervenire all’Ufficio Protocollo entro il suddetto termine. Non fa fede in timbro postale. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’Ufficio Istruzione, al numero 0577-3511 oppure all’indirizzo e-mail protocollo@comune.castelnuovo.si.it.
“Il Comune di Castelnuovo Berardenga – commenta l’assessore all’istruzione, Annalisa Giovani – ha rinnovato il Pacchetto scuola per sostenere le famiglie in difficoltà socio-economiche e permettere ai loro figli parità di accesso a servizi e materiale scolastici. La scuola è un luogo fondamentale per l’accrescimento personale e professionale e le istituzioni hanno l’obbligo di garantire l’accesso a tutti gli studenti, con particolare attenzione per le fasce deboli della popolazione”.
di Redazione
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