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venerdì 26 Aprile 2024
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    Chianti senese e fiorentino uniti nella promozione territoriale: ma manca Gaiole

    Protocollo per valorizzare le eccellenze: Michele Pescini però non firma. Dal Chianti a otto a quello... a sette

    GAIOLE IN CHIANTI – Alla fine l'insofferenza con la quale il sindaco di Gaiole Michele Pescini ha vissuto gli ultimi mesi, per quanto riguarda il tema dei rapporti di area-Chianti (ma anche quelli all'interno dei quattro comuni del Chianti senese), si è evidenziata in maniera "plastica".

     

    Manca infatti solo la firma del primo cittadino gaiolese al patto per la promozione territoriale del Chianti siglato nei giorni scorsi.

     

    Nell'anno che celebra il trecentenario della definizione dell’area di produzione del Chianti Classico, i Comuni chiantigiani dell'area senese e fiorentina (meno uno) uniscono forze e energie per rilanciare in modo unitario e condiviso le risorse e le potenzialità del territorio.

     

    Nuovi marchi e canali multimediali, un network di infopoint, un complesso di servizi turistici specifici e un ricco programma di eventi, incontri e manifestazioni tesi a valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico che colloca il Chianti tra i luoghi più apprezzati al mondo.

     

    Queste alcune delle strategie con le quali i sindaci Marcello Bonechi (Castellina), Massimiliano Pescini (San Casciano), Paolo Sottani (Greve in Chianti), David Baroncelli (Tavarnelle), Giacomo Trentanovi (Barberino Val d'Elsa), Pier Paolo Mugnaini (Radda in Chianti), Fabrizio Nepi (Castelnuovo Berardenga), che nei giorni scorsi si sono ritrovati a Castellina del Chianti, hanno varato il loro primo patto sulla promozione territoriale. Dall'accordo emerge l'obiettivo di rilanciare l'immagine del Chianti su scala internazionale, migliorare l'offerta turistica e la qualità della vita dei cittadini.

     

    Davvero clamoroso che in un percorso comune come questo, manchi Gaiole in Chianti. Una scelta, quella di Michele Pescini, che probabilmente dà un colpo mortale a quel Chianti fiorentino e senese unito che nacque tanti anni fa a Pontignano.

     

    Un Chianti unito che aveva subito battute d'arresto e sfilacciamenti, fino alla ritrovata concordia degli ultimi anni: concordia che però… è naufragata.

     

    Un Pescini sempre più isolato quello che viene descritto negli ultimi mesi. Addirittura furibondo per il fatto che Gaiole in Chianti sia rimasta fuori dal percorso della tappa del Chianti Classico del Giro d'Italia.

     

    "Al centro del protocollo di intesa – spiegano intanto gli altri… sette – c'è lo sviluppo di un programma organico di collaborazione per la pianificazione di un progetto di promozione territoriale che avrà effetti e ricadute sull'organizzazione dei servizi e sullo sviluppo economico del territorio.

     

    Come afferma Marcello Bonechi, coordinatore della conferenza permanente dei sindaci del Chianti, “il protocollo per la promozione territoriale del Chianti consolida una sinergia e un’unità d’intenti avviata nel 2012 con l’introduzione dell’imposta di soggiorno attraverso un regolamento unico e condiviso dai Comuni del Chianti, in vigore ancora oggi".

     

    Nessun accenno, per eleganza o voglia di non fare polemica, all'assenza di Gaiole: "La promozione territoriale fissata nell’atto sottoscritto – dice Bonechi – permetterà, in particolare, di valorizzare con uno specifico brand, in maniera coordinata, il nostro territorio e la sua identità, che conta su un ricco e variegato patrimonio storico, culturale ed enogastronomico che rende il Chianti famoso e apprezzato in tutto il mondo".

     

    "Per quest’area – conclude – che ogni anno accoglie un numero molto significativo e consolidato negli anni di visitatori, il protocollo sarà sicuramente un valore aggiunto, ottimizzando le risorse e unendo le forze di tutti coloro che vorranno contribuire a far conoscere e crescere sempre di più le nostre eccellenze”.

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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