GAIOLE IN CHIANTI – Saranno contenti gli agricoltori, disperati per i danni causati alle colture; ma anche gi automobilisti, che spesso sono costretti a vere e proprie prove di destrezza per evitare i cinghiali che entrano in mezzo alla strada.
L'operazione del Comando Stazione Forestale di Radda in Chianti è infatti andato a confermare quel che molti pensano: gli uomini della Forestale infatti hanno sequestrato due congegni, installati da ignoti in località Monteluco (nel comune di Gaiole in Chianti), fissati ad un albero e muniti di temporizzatore per il rilascio a terra di mangime destinato all'alimentazione abusiva dei cinghiali.
"Come è noto . spiega la Forestale – in provincia di Siena, negli ultimi anni, la popolazione di cinghiali ha notevolmente ampliato il proprio areale, dimostrando una grande adattabilità alle condizioni ecologiche più disparate. Tale espansione, oltre a comportare criticità di carattere ecologico ed economico per i danni cagionati alle colture, pone anche problemi di sicurezza pubblica, soprattutto in relazione agli incidenti stradali".
Tra le cause che hanno favorito nel tempo l’espansione e la crescita delle popolazioni di cinghiale, oltre a quelle naturali connaturate alla plasticità della specie e alla sua prolificità, senza dubbio si può annoverare il particolare contesto territoriale, decisamente favorevole.
Ma, e il sequestro in questione non è che la ulteriore conferma, ci sono anche le cause direttamente connesse all'uomo:prime fra tutte l'alimentazione artificiale dei cinghiali mediante somministrazioni di cibo per lunghi periodi (foraggiamento dissuasivo).
Si tratta di una pratica consentita tempo fa ma attualmente vietata dalla norma vigente; salvo eventuali deroghe rilasciate dalla Provincia di Siena per esigenze specifiche.
di Redazione
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