CASTELNUOVO BERARDENGA – Si terrà giovedì prossimo, 7 febbraio, l’iniziativa pubblica “La viabilità vicinale: da strumento per il territorio a risorsa turistica” e sarà ospitata, a partire dalle 16.30, dall’auditorium di Villa Chigi Saracini, nel centro storico del paese chiantigiano.
L’evento, organizzato dall’amministrazione comunale castelnovina, intende sviluppare una tematica formalmente complessa, pur avendo origini molto pratiche e razionali.
Percorrere la viabilità minore è tanto semplice e scontato quanto articolata risulta essere la giurisprudenza che ne definisce titolarità e uso.
Questo è solo uno degli aspetti che saranno affrontati dai relatori, forse quello però che inquadra più nel dettaglio l’argomento.
Durante il convegno sarà ovviamente possibile conoscere il patrimonio viario minore e storico di questo territorio caratterizzato dalla particolare forma a farfalla, attraverso l’illustrazione della documentazione cartografica e dell’elenco delle strade vicinali, approvati dal Consiglio Comunale come da procedure vigenti.
Patrimonio viario che il Comune di Castelnuovo Berardenga, sempre con opportuna decisione del Consiglio cittadino, ha deciso di gestire attraverso un regolamento che ne definisce usi, norme e requisiti.
Sarà anche l’occasione per conoscere le procedure per la modifica catastale dei tracciati, ad uso soprattutto dei proprietari frontisti, e per avere informazioni e indicazioni precise in ordine alle norme per la circolazione su questi percorsi, che rappresentano spesso tracciati viari provenienti da epoche remote, fino al medioevo e oltre ma che vengono utilizzati correntemente anche con mezzi a motore.
Le considerazioni sulle origini e sulle prospettive saranno parte integrante dell’ultimo intervento, attraverso il quale saranno sviluppati ragionamenti ed illustrati progetti per la valorizzazione dei percorsi vicinali ai fini dell’offerta turistica.
Si tratta pertanto di un’importante occasione per conoscere obblighi, diritti e doveri delle proprietà, dei fruitori per interessi economici o hobbistici o dei semplici cittadini, nell’utilizzo di una rete viaria importante, che nella storia ha permesso la crescita di aree rurali e con essa lo sviluppo di un’antropizzazione che ha creato le condizioni per i bellissimi paesaggi attuali.
Rete viaria che oggi, oltre a consentire gli spostamenti in ambito agricolo, principale settore dell’economia locale, accompagnare l’attività venatoria, micologica ed escursionistica locale, può svilupparsi in un’opportunità dalle prospettive inimmaginabili, attraverso la crescita della mobilità dolce e del turismo attivo, in un territorio, quello chiantigiano e della Berardenga, ricco di emergenze storiche, architettoniche e paesaggistiche collegate proprio da sentieri, mulattiere e strade selciate dall’inestimabile bellezza.
di Redazione
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