RADDA IN CHIANTI – Alla vigilia di Ferragosto la lista VIVA – I cittadini di Radda in Chianti, con il consigliere comunale Vincenzo Bucci fa un resoconto dell’attività svolta in questo primo anno di presenza in consiglio.
“La cosa più evidente che è stata riscontrata – esordisce Bucci – è la non consapevolezza da parte della maggioranza che governa questo Comune da molti anni della funzione istituzionale
e democratica che dovrebbe assolvere nel rapporto fra lo Stato e cittadini, che non può essere un fatto burocratico e occasionale”.
“Il concetto ribadito dal sindaco nel confronto politico avuto in consiglio – rimarca Bucci – in risposta alle nostre argomentazioni tendenti ad una partecipazione attiva dei cittadini nel
dibattito sulle scelte di comune nell’interesse di tutti, è stato lapidario: “I cittadini votano e scelgono, poi ci pensiamo noi””.
“La mancanza di una opposizione negli ultimi cinque anni – aggiunge Bucci – e probabilmente anche da prima, ha reso autosufficienti e appagati dal consenso gli attuali amministratori”.
“Una retorica consumata – sottolinea – e messa in crisi da semplici domande di un piccolo gruppo, da un consigliere per rendere più comprensibili cose e fatti e portare anche qualche
innovazione”.
“Tutto questo è ritenuto un peso – accusa – una intrusione, una perdita di tempo anche nel dare risposte per e nell’interesse dei cittadini”.
“In questo anno – ricostruisce Bucci – abbiamo presentato in consiglio 6 mozioni su temi importanti quali l’autonomia differenziata, la pubblicizzazione dell’acqua, i cambiamenti climatici, l’abbandono della plastica, approvata, ma tenuta nel cassetto da parte della giunta; 14 fra interpellanze e interrogazioni, anche queste su cose che interessano tutti”.
“Dal Covid-19 e come aiutare le attività del centro – ricorda – alla manutenzione di strade, sul sistema fognario, sulla condizione di Selvole, la mancanza di acqua a Badia a Muro”.
“Abbiamo sempre trovato un muro di gomma – afferma – una insensibilità ad aprirsi al
confronto”.
“La dimostrazione più evidente – afferma Bucci – è stata la brutta figura fatta con la sollecitazione per inventare qualcosa di nuovo per la Festa del Perdono, con la giunta che dovrebbe chiederlo (perdono) a coloro che avevano dato disponibilità e partecipazione”.
“Tutte le iniziative possono andare bene – conclude – ma il calendario di concerti della giunta,
senza concertare e coinvolgere cittadini e attività, può rivelarsi un flop se pur “contenuto” in 13 mila euro. Salvo fuochi d’artificio, non previsti ma…”.
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