spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
martedì 19 Marzo 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Chianti Classico, la Collection 2023 nel segno di numeri da record e delle UGA: presto le undici zone in etichetta

    L'annuncio in occasione della due giorni alla Stazione Leopolda: prestissimo i territori nelle etichette della Gran Selezione. Il presidente Manetti: "Il Gallo Nero è in gran forma"

    FIRENZE – Unità Geografiche Aggiuntive, UGA: sono le undici zone del Chianti Classico individuate dal Consorzio con caratteristiche simili, dotate di maggiore omogeneità, che vogliono rafforzare ancora di più il legame fra vino e territorio.

    Sono San Casciano, Montefioralle, Greve in Chianti, Panzano in Chianti, Lamole, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, San Donato in Poggio, Castellina in Chianti, Vagliagli, Castelnuovo Berardenga.

    La notizia di giornata annunciata oggi, lunedì 13 febbraio, dalla direttrice del Consorzio Carlotta Gori in apertura della Chianti Classico Collection 2023 (alla Stazione Leopolda di Firenze), è quella che era attesa da tempo.

    “E di pochi giorni fa – ha detto Gori – la notizia che il comitato nazionale vini, ovvero l’organo che approva i disciplinari di produzione, ha avviato l’iter per l’inserimento delle UGA sulle etichette dei Chianti Classico Gran Selezione”.

    Carlotta Gori, direttore Consorzio Vino Chianti Classico

    “Siamo in attesa della firma sul decreto e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – ha confermato – Ma possiamo già dire che fra pochissimo sarà possibile mettere una delle undici UGA in etichetta”.

    Una notizia data subito dopo aver elencato, in breve, i numeri della Collection 2023. La prima in versione completa dopo il periodo-Covid.

    “A stamani erano accreditati oltre 2.500 operatori – ha detto Gori – 260 i giornalisti presenti, 200 italiani e 60 da Paesi stranieri, a confermare la consolidata internazionalità della manifestazione. Numeri da record anche per le aziende, che quest’anno sobo 206”.

    Il saluto della Regione Toscana è stato portato dalla vicepresidente (con delega all’agricoltura) Stefania Saccardi: “Sosteniamo volentieri le anteprime nella settimana dedicata al vino della Toscana”.

    “Anche l’annata 2022 – ha sottolineato Saccardi – nonostante le difficoltà del clima, sarà un’annata che grazie ai nostri agricoltori e produttori saprà farsi valere”.

    “La novità delle UGA – ha confermato la vicepresidente regionale – finalmente approvate a Roma e inscrivibili in etichetta, darà una ulteriore spinta a questo straordinario prodotto che è il Chianti Classico”.

    Stefania Saccardi, vice presidente Regione Toscana

    A fare una panoramica sullo stato di salute della denominazione è stato invece il presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, Giovanni Manetti.

    “Siamo molto felici – ha esordito – nel poter dire che la denominazione è in gran forma e gode di un ottimo stato di salute”.

    “Nel 2022 – ha spiegato Manetti – abbiamo replicato le vendite dell’annata 2021, che fu una annata record. Negli ultimi due anni abbiamo venduto più di quanto prodotto. Questo è positivo per la salute della denominazione, per la sua stabilità. Fondamentale per i produttori, per programmare gli investimenti”.

    “La notizia più importante sulle vendite 2022 – ha aggiunto – è inoltre quella dell’aumento di valore, con il fatturato aumentato del 17%. Ciò è dovuto solo in parte agli aumenti di materie prime, trasporti, energia, ma è legato anche al fatto che è aumentata la vendita delle due tipologie premium, ovvero Riserva e Gran Selezione”.

    “Una crescita di valore – ha tenuto a dire ancora Manetti – che è diffusa su tutta la filiera, con un aumento del 10% anche su vendita di ufa e di sfuso. Ognuno ha, quindi, tratto giovamento”.

    Chianti Classico Collection: “Nel 2022 quasi il 50% delle bottiglie di Gallo Nero vendute fra USA e Canada”

    “Poi c’è il grande exploit della Gran Selezione – ha rilanciato – che ha aumentato le proprie vendite del 30% in un anno, in attesa delle UGA in etichetta. Cosa che avverrà nel giro di poche settimane”.

    “Il successo del Chianti Classico – ha concluso – è nei numeri. Ma inizia sempre dall’impegno dei produttori, che è quotidiano e teso a migliorare la qualità del vino. Poi c’è la bellezza del territorio chiantigiano, con migliaia di sfumature diverse, fra fattori naturali e umani, che è legato a doppio filo al vino che mettiamo nelle bottiglie”.

    Giovanni Manetti, presidente Consorzio Vino Chianti Classico
    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...