spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 19 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Giovanni Manetti (dell’azienda Fontodi) confermato alla guida del Consorzio Vino Chianti Classico

    Un altro triennio di sfide per il presidente del più antico Consorzio vitivinicolo d'Italia. Sarà affiancato dai vicepresidenti Colpizzi e Zingarelli

    CHIANTI – Giovanni Manetti, classe 1963, chiantigiano Doc (anzi, Docg…), è stato confermato presidente del Consorzio Vino Chianti Classico per il secondo mandato (triennale).

    La nomina è avvenuta oggi da parte del neo-eletto consiglio di amministrazione che ha deciso, all’unanimità, di affidare nuovamente al proprietario della nota azienda chiantigiana di Panzano in Chianti, il delicato compito di condurre il Consorzio in un periodo molto particolare e inedito, come quello attuale.

    La passione per il mondo del vino di Giovanni Manetti, che ama definirsi viticoltore-artigiano, lo ha portato a viverne molteplici aspetti, da tecnico, da imprenditore e da partecipante attivo alla vita della denominazione, come consigliere del CdA del Consorzio dal 1992, in veste di vicepresidente dal 2012. E infine di presidente dal 2018.

    Al suo curriculum si è aggiunta recentemente una nuova nomina, quella a Cavaliere del Lavoro, uno dei più alti riconoscimenti della Repubblica Italiana per contributi alle attività produttive che danno lustro al nostro Paese.

    Questa esperienza ha accolto il consenso delle differenti categorie, rappresentate nel consiglio di amministrazione del Consorzio (viticoltori, vinificatori, imbottigliatori), “che hanno ribadito – si legge in una nota emessa dallo stesso Consorzio del Gallo Nero – la loro fiducia nell’approccio strategico promosso da Manetti, basato sulla ulteriore valorizzazione della denominazione Vino Chianti Classico, attraverso una continua ricerca della qualità del prodotto fatta di autenticità e territorialità, migliorandone il posizionamento e l’immagine sui mercati nazionale e internazionale”.

    Giovanni Manetti, proprietario dell’azienda agricola di Fontodi (Panzano in Chianti) e presidente del Consorzio Vino Chianti Classico dal 2018

    “Sono stato chiamato a rinnovare la disponibilità a guidare questo prestigioso Consorzio e sono molto contento della fiducia che tutta la compagine sociale nuovamente mi accorda” ha commentato Giovanni Manetti a nomina ufficializzata.

    “Accetto quindi volentieri questo impegno – ha proseguito – e, con rinnovato entusiasmo, spero di poter guidare il Consorzio e le nostre aziende socie fuori dal periodo dell’emergenza sanitaria.  I tre anni che mi aspettano saranno impegnativi e mi auguro di poter continuare con successo la strada intrapresa nel mio primo mandato, contribuendo al consolidamento e alla valorizzazione ulteriore di una delle eccellenze del mondo vitivinicolo italiano e internazionale”.

    “Vorrei dare infine – ha tenuto a dire – un ringraziamento speciale ai consiglieri che mi hanno affiancato nei primi tre anni della mia presidenza, ma anche a tutti i viticoltori chiantigiani. E’ grazie a loro, infatti, se siamo riusciti ad affrontare la tempesta del Covid-19, senza particolari conseguenze per la nostra denominazione”.

    “E le ragioni di questo sono principalmente tre – ha concluso – l’attenzione alla qualità, a tutti i livelli, che non è mai mancata nelle aziende del Chianti Classico; la velocità di reazione ovvero l’aver saputo adeguarsi al mercato, anche con la tempestiva apertura di nuovi canali di vendita e l’utilizzo di nuove modalità di comunicazione; e infine la capacità di coesione. Una coesione che è, ribadisco, uno dei punti di forza del nostro Consorzio e della nostra denominazione: uniti si vince”.

    Il Consorzio negli ultimi anni ha sempre più acquisito consapevolezza del legame indissolubile che esiste fra un prodotto d’eccellenza e il suo territorio di produzione.

    Nel programma del prossimo triennio, avranno infatti un ruolo prioritario l’avanzamento dell’iter per la candidatura Unesco del Chianti Classico come paesaggio culturale, il proseguimento delle attività del Distretto Rurale del Chianti d’intesa con i Comuni del territorio, l’avvio di un nuovo progetto di ricerca agronomica sul territorio, anche per poter meglio fronteggiare, nel corso del tempo, i cambiamenti climatici.

    E, infine, la continuazione del lavoro sul progetto Unità Geografiche Aggiuntive, recentemente approvato dall’assemblea dei soci, come strumento di amplificazione del binomio vino-territorio, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente la qualità in termini di identità e territorialità.

    Insieme a Giovanni Manetti, alla guida del Consorzio, sono stati confermati come vicepresidenti Francesco Colpizzi e Sergio Zingarelli.

    Il nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio Chianti Classico è invece così composto: Laura Bianchi – Castello di Monsanto, Luigi Cappellini – Castello di Verrazzano, Sebastiano Capponi – Villa Calcinaia, Alessandra Casini Bindi Sergardi – Bindi Sergardi, Duccio Corsini – Principe Corsini – Villa Le Corti, Renzo Cotarella – Marchesi Antinori, Simone François – Castello di Querceto, Giovanni Manetti – Fontodi, Tommaso Marrocchesi Marzi – Bibbiano, Nicolò Mascheroni Stianti – Castello di Volpaia, Filippo Mazzei – Marchesi Mazzei, Alessandro Palombo – Luiano, Giovanni Poggiali – Felsina, Enrico Pozzesi – Rodano, Davide Profeti – San Felice, Francesco Ricasoli – Barone Ricasoli (viticoltori); Andrea Cecchi – Cecchi, Sandro Sartor – Ruffino, Sergio Zingarelli – Rocca delle Macìe (imbottigliatori);  Francesco Colpizzi – Castelli del Grevepesa, Malcolm Leanza – Cantina Colline del Chianti (vinificatori).

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...