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sabato 27 Aprile 2024
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    Il Chianti come non lo avete mai visto: vi portiamo in volo sopra ai nostri meravigliosi paesi

    Siamo andati a conoscere da vicino una splendida realtà, l'Aeroclub Firenze “Luigi Gori”, e ci è stato proposto un volo sul nostro territorio. Come dire di no? Ecco le immagini...

    FIRENZE – Quando abbiamo saputo che un giovane sancascianese, Simone Seoli (che tiene anche a dire di essere nato a Greve in Chianti), era un grande appassionato di volo, con tanto di brevetto con licenza di pilota privato, lo abbiamo contattato per scoprire com’è nata questa passione.

    Simone è stato ben felice di incontrarci, con un particolare: “Volentieri, ci possiamo però vedere all’aeroporto di Peretola, nella sede dell’Aeroclub Firenze Luigi Gori”.

    Non potevamo rifiutare, così alcuni giorni fa ci siamo presentati all’entrata dell’aeroporto di Firenze, “Amerigo Vespucci”, dove ad attenderci c’era Simone.

    La procedura per accedere all’interno è rigorosa: così, prima ci fermiamo alla segreteria dell’Aeroclub, dove siamo accolti da Marco Ghelardi, vice presidente e gestore della parte tecnica dell’Aeroclub. Una colonna portante da ventitré anni.

    Quando è stato fondato l’Aeroclub Firenze?

    “Tra il 1915 e ’21, dopo è stato dichiarato Aeroclub con un decreto del presidente della Repubblica nel 1958. In un primo momento fu chiamato “Gruppo piloti fiorentini” e, successivamente, intitolato a Luigi Gori un asso della prima guerra mondiale, abbattuto da fuoco nemico negli ultimi giorni prima della fine, nei pressi di Pordenone. Era di Pontassieve”.

    Anche lei è un pilota?

    “Sì, ma non lo faccio di professione”.

    Quante ore di volo vengono svolte all’Aeroclub?

    “Circa mille ore l’anno, quasi la metà per attività aereo scolastica”.

    I requisiti per ottenere il brevetto di volo?

    “Comeprimo step si deve passare una visita medica; passata quella ci si associa e ci si iscrive al corso teorico. Poi un corso pratico, che si svolge in quarantacinque ore di volo. In più si fanno cinquantadue lezioni serali. Infine ci si sottopone a un esame con un ispettore ENAC per avere la licenza di volo privato”.

    A fianco di Marco Ghelardi collabora la segretaria. Arianna Errico.

    Lasciamo la segreteria e ci avviamo a entrare nella, base passando da un accurato e scrupoloso controllo di sicurezza con metal detector.

    Presentiamo i documenti che vengono controllati accuratamente, anche ai piloti seppure siano di “casa”. E, subito dopo, varchiamo la porta e… siamo in pista, dove grossi aerei di linea, dei veri giganti, attendono la partenza.

    Ad accoglierci c’è il presidente dell’Aeroclub, Romano Loli, che a bordo di una vettura ci porta alla sede dove scambiamo due parole.

    Presidente Loli, possiamo sapere qualcosa della sua carriera da pilota?

    “Sono entrato in Aereonautica Militare l’1 aprile1959, ho fatto i corsi a Lecce su un aereo T-6, un monomotore a elica, dopodiché sono stato trasferito a Elmas, in Sardegna volando sul Fiat G.59, un aeroplano molto difficile. Poi ho fatto l’istruttore per un certo periodo, al termine del quale sono stato trasferito in un reparto da caccia da Pisa a Rimini. E, nel 1966, sono stato trasferito a Grosseto, pilota di F-104 fino al 1980”.

    Dopo di che?

    “Sono arrivato a Firenze dove ho fatto la linea civile con un bireattore, andando in giro per Europa e America. A sessant’anni ho chiuso e sono andato a lavorare come ispettore in una società di controllo di sistemi di precisione di avvicinamento agli aeroporti con un aeroplano attrezzato. Andando in Marocco, Libia, Libano, dove siamo stati presi a colpi di mitragliatrice… per fortuna avevano una pessima mira! Nel 2004 sono andato in pensione, dal 2005 sono arrivato qui in Aeroclub per essere eletto nel 2008 presidente”.

    E’ importante per Firenze avere una realtà come questa.

    “A livello addestrativo il posto è eccezionale, chi prende il brevetto qua sa andare in giro per tutto il mondo perché il nostro è un aeroporto aperto al traffico internazionale per cui gli allievi sono costretti a imparare tutte le procedure, cosa che in un’altra avio superfice non fa”.

    Di quanti aerei disponete?

    “Cinque, la porto a vederli”.

    Quanto può costare uno di questi aerei?

    “L’ultimo che abbiamo acquistato 30mila euro”.

    Fino a quante ore si può volare con questi apparecchi?

    “Hanno cinque ore di autonomia, vanno a 200 km/h, hanno quattro posti”.

    Qui avete anche l’officina?

    “Sì, siamo autorizzati a fare tutte le manutenzioni, tranne la revisione del motore. Abbiamo tutte certificazioni rilasciate dall’ENAC (Ente nazionale per l’aviazione civile) con controlli da parte degli ispettori. Tutti i pezzi sono catalogati, ogni pezzo ha una scadenza e anche se non è utilizzato, alla scadenza va eliminato”.

    I voli su Firenze sono consentiti?

    “A 1.500 piedi, 450 metri di altezza, su Firenze si può volare”.

    Cosa deve fare si si desidera fare un volo?

    “Basta contattare la nostra segreteria (055317313), dove vengono fornite tutte le istruzioni, costi compresi”.

    Lasciamo l’hangar per rientrare alla sede, dove troviamo l’istruttore di volo Andrea Romagnoli.

    Il suo è un ruolo molto importante.

    “Diciamo che tutti si ricordano il primo istruttore, la prima persona con cui hanno volato, un po’ come il primo amore. Importante perché bisogna tenere sotto controllo un sacco di cose, contemporaneamente s’insegna a una persona ma, al tempo stesso, si pilota un aeromobile controllando anche tutto quello che ci accade intorno. Chi vuole fare il professionista di volo qui a Firenze ha un valore aggiunto perché viene formato già con una mentalità professionale”.

    Chi sono le persone che vengono a imparare a volare?

    “Ci sono due categorie, la prima sono giovani ragazzi che ne vogliono fare una professione, l’altra categoria riguarda le persone che hanno la passione per il volo e che decidono di portarla avanti”.

    Da che età si accede?

    “Paradossalmente possono iniziare all’età di sedici anni”.

    Ci provano anche le donne?

    “Molto meno rispetto agli uomini, in questo momento ne abbiamo tre molto determinate”.

    La situazione della scuola in questo momento?

    “Abbiamo circa ventidue allievi e i soci sono circa cinquanta, tra piloti e allievi. Io? Sono pilota di linea ma ho scelto di fare l’istruttore”.

    Il volo più richiesto?

    “L’isola d’Elba, una meta turistica facilmente raggiungibile in ventotto minuti”.

    Può succedere di trovarsi in volo e all’improvviso le condizioni del tempo peggiorino inaspettatamente?

    “Non si va mai in volo senza avere analizzato prima la situazione metereologica, quindi essere colti di sorpresa da una situazione sfavorevole è quasi impossibile. I temporali isolati tipici estivi, se avvengono, si possono benissimo aggirare”.

    “Oggi è una giornata splendida – ci dice – se la sente di venire in volo con me e Simone Seoli?”.

    L’occasione è davvero fantastica e come dire no a una proposta del genere. Anche perché vengono formulate per parole magiche: “Facciamo un giro sul Chianti?”.

    “Faremo un volo a vista – ci viene spiegato – bussola, orologio e cartina, una tecnica che si chiama navigazione stimata”.

    Nel frattempo seguiamo Simone che nell’hangar inizia i controlli pre-volo dell’aereo, a fine di tutti gli accertamenti, da manuale e scrupolosi, insieme all’istruttore Andrea Romagnoli portano l’aereo (Socata Tampico TB 9) sul lato della pista in posizione di partenza.

    Cuffie, ultimi controlli, l’attesa della torre di controllo per il decollo e, in pochi minuti, eccoci al centro della pista.

    Un sospiro (da parte nostra) e in pochi attimi eccoci in volo, virata su Firenze poi dritti verso il Chianti: Impruneta, San Casciano, Greve, Barberino Tavarnelle, Castellina, Radda.

    Un volo fantastico che vogliamo dividere con i nostri lettori con le foto che siamo riusciti a scattare.

    Mentre un grosso grazie va al nostro pilota, Simone Seoli, all’istruttore Andrea Romagnoli, al presidente Romano Loli, al vicepresidente Marco Ghelardi e alla segretaria Arianna Errico. E a tutti i soci dell’Aeroclub Firenze “Luigi Gori”: è stata un’esperienza fantastica.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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