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mercoledì 24 Aprile 2024
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    Chirurgia, quasi 1.400 pazienti operati a novembre negli ospedali dell’Ausl Toscana Centro. I dati

    "La seconda ondata non ferma l’attività chirurgica. Funzionano la rete ospedaliera e l’intesa col privato; straordinario spirito di servizio oltre l’orario”

    FIRENZE – “Anche in questa seconda fase l’onda pandemica da Covid-19 non ferma l’attività chirurgica della Ausl Toscana centro”.

    Lo scrive in una nota l’Azienda sanitaria che copre le province di Firenze, Prato e Pistoia, ricordando che “il lavoro delle equipe chirurgiche anche in questi difficili mesi non si è mai interrotto e proseguirà nei prossimi grazie al coordinamento della rete ospedaliera che garantisce parte della programmazione ordinaria e le urgenze e alla capacità di mantenere alto il volume operatorio con il trasferimento dell’attività chirurgica nelle case di cura private”.

    “In un caso – prosegue la nota – gli ospedali dell’Azienda sostengono in maniera flessibile l’attività chirurgica sotto la regia del Dipartimento chirurgico e delle varie Aree; nell’altro le cliniche private convenzionate mettono le loro sale operatorie a disposizione dell’equipe chirurgiche del servizio pubblico”.

    “La risposta delle case di cura private alla riorganizzazione imposta dalla nuova fase – precisano – è stata immediata ed efficace. Il direttore generale, dottor Paolo Morello Marchese, ringrazia pertanto l’AIOP e le amministrazioni delle singole case di cura per il prezioso contributo fin qui messo a disposizione”.

    “Tale sinergia – si specifica – ha fatto sì che il calo produttivo marzo-ottobre 2020 dell’attività chirurgica negli ospedali della Ausl Toscana centro è stato per una significativa parte assorbito dall’incremento di quello in erogazione congiunta col privato (+81%), facendo registrare in definitiva solo un -32% rispetto allo stesso periodo del 2019. I pazienti operati in service dal 1 marzo al 30 ottobre 2020 sono stati 3.106 contro i 1.714 del 2019”.

    “Tutto questo – di continua – è stato possibile grazie a una riorganizzazione delle attività sanitarie volta a garantire la cura dei pazienti gravi e la gestione delle emergenze ma anche a una riprogrammazione finalizzata al mantenimento delle attività non procrastinabili. Indispensabile in questa situazione è la disponibilità delle equipe mediche a ricomporsi e a scomporsi all’occorrenza e lo sforzo del personale di sala e degli anestesisti”.

    “Vorrei fare un ringraziamento proprio a loro – dichiara Stefano Michelagnoli, direttore del Dipartimento chirurgico della Ausl Toscana centro – Nonostante il carico di lavoro dovuto al Covid, il personale di sala e gli anestesisti con dedizione si sono trattenuti in servizio oltre l’orario per consentirci di operare”.

    “Gli operatori anche in questa seconda ondata – sottolinea Paolo Zoppi, direttore del Dipartimento Assistenza infermieristica e Ostetrica della Ausl Toscana centro – hanno dimostrato grande professionalità e forte senso del dovere. Fra le tante attività portate avanti, nonostante la pressione della pandemia, c’è quella operatoria grazie anche al personale che è rientrato nel tempo libero per consentire lo scorrimento delle liste. Il mio ringraziamento va a loro e a tutti quelli impegnati nell’assistenza, come direttore di dipartimento e anche come cittadino”.

    Grazie a questo impegno nel mese di novembre oltre alla programmazione ordinaria, negli ospedali dell’Azienda sono state effettuate circa 30 sedute operatorie aggiuntive sia nei giorni feriali che sabato e domenica per rispondere alla traumatologia con priorità e ad altri interventi non differibili.

    Dedizione e senso del dovere del personale medico sanitario della Ausl Toscana centro hanno permesso nel mese di novembre, in piena ondata pandemica, di operare ben 1.380 pazienti negli ospedali aziendali. Negli ambulatori dei presidi ospedalieri i trattamenti effettuati nello stesso mese sono stati 700.

    Gli interventi chirurgici più frequenti hanno riguardato le discipline della chirurgia generale, dell’ortopedia e della chirurgia vascolare, con punte significative per quest’ultima al San Giovanni di Dio che per la chirurgia è Hub di riferimento aziendale.

    La riorganizzazione in corso continua a mettere al centro i pazienti e i loro bisogni di salute. Gli interventi chirurgici urgenti continueranno ad essere gestiti all’interno degli ospedali dell’Azienda.

    Le urgenze differibili ma anche gli altri interventi delle principali branche specialistiche – fratture, interventi al seno e di chirurgia generale o vascolare che non possono essere differiti – saranno trattati o negli ospedali aziendali che meglio hanno potuto reggere all’urto di questa seconda ondata o nelle case di cura private.

    “Lo sforzo prodotto dall’Azienda sanitaria nel trasferire attività chirurgica nel privato accreditato durante la fase emergenziale – conclude l’Ausl TC – ha prodotto collaborazioni con 9 case di cura, Leonardo, Villa Fiorita, Villa Donatello, Casa di Cura Val di Sieve, Villa Ulivella, Santa Rita, Frate Sole. Villa Cherubini e San Paolo a Pistoia, sono le due nuove collaborazioni attivate a metà novembre”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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