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venerdì 29 Marzo 2024
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    Chiusura discoteche, Mazzetti e Cellai (Forza Italia): “Punizione collettiva insensata. Tempi e modi sbagliati”

    Intervento della deputata e del capogruppo al Comune di Firenze: “Provvedimento che penalizza aziende, lavoratori e tante località italiane”

    FIRENZE – “La decisione del Governo di chiudere le discoteche fino al 7 settembre è del tutto insensata”.

    Lo dicono la deputata azzurra Erica Mazzetti e Jacopo Cellai, capogruppo di Forza Italia e coordinatore fiorentino del partito.

    “Siamo di fronte – aggiungono – a un atto illiberale che colpisce indistintamente i gestori dei locali senza distinguere tra coloro che osservavano disposizioni già rigide per ingresso, capienza, distanze e obbligo di mascherina e coloro che colpevolmente invece se ne disinteressavano”.

    “Questa vera e propria punizione collettiva – riprendono Mazzetti e Cellai – è incomprensibile a fronte della facilità con cui poter verificare le singole situazioni e, nel caso, sanzionare quei locali che non fanno rispettare le disposizioni. In questo modo si penalizzano tutte le imprese, tutti i lavoratori, si tagliano le gambe a quelle località italiane che nella vita notturna trovano un’importante risorsa economica”.

    “Senza con ciò – sottolineano gli azzurri – avere la benché minima certezza che non ci siano nuove occasioni di contagio in altri luoghi dove i ragazzi possono tranquillamente ritrovarsi e senza che ci siano le possibilità di controllo che ci sono sempre state nelle discoteche”.

    “Ben comprendiamo – rimarcano – la necessità di vigilare sul contagio e contenerlo, sebbene sia difficile ricondurre alla movida tutti i nuovi contagi sull’intero territorio nazionale, ma questo provvedimento fa acqua da tutte le parti”.

    “Nei tempi – accusano – che sono chiaramente sbagliati, perché non ha senso far riaprire, mentre non sono riaperte per esempio le biblioteche, per poi, sulla scia dell’indignazione, richiudere, per di più dopo Ferragosto, ma del resto il governo Conte ci ha abituato alle continue giravolte”.

    “Oltre a questa più totale confusione – dicono ancora – ci sarà poi da fare la conta dei danni che rischiano di essere incalcolabili per un PIL come quello italiano ansimante già prima”.

    “Il governo – concludono – promette sacrosanti aiuti, quelli che molti del settore già prima non hanno ricevuto: siamo proprio curiosi di sapere quando arriveranno, se arriveranno…”

    @RIPRODUZIONE RISERVA

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