FIRENZE – “La vaccinazione è iniziata in tutta Europa. È un momento di svolta per la lotta alla malattia. L’Aifa assicura che entro tre mesi saranno vaccinati tutto il personale sanitario e gli anziani ospiti nelle residenze assistite”.
Torna a parlare di Covid-19 l’ex presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. E lo fa sul tema del momento (e dei prossimi mesi), ovvero le vaccinazioni.
“Rincuora – prosegue Rossi – sapere che tra non molto queste persone, che per motivi diversi sono state colpite in modo tanto forte dal virus, potranno essere in sicurezza”.
“C’è da augurarsi – e il riferimento al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è evidente – che nessuno voglia saltare la fila, né tra i politici e neppure tra i ricchi. Si rispetti il calendario delle vaccinazioni, perché l’accesso al vaccino deve essere basato sull’eguaglianza e sul rischio”.
“Posso sbagliarmi – aggiunge – ma io credo che la stragrande maggioranza dei cittadini sentirà il bisogno di vaccinarsi, senza la necessità di renderlo obbligatorio”.
“L’egoismo particolaristico dei no vax e il loro antiscientismo – dice ancora – preferirei che fossero battuti con la cultura e il sentimento morale. La sanità universale e pubblica e per tutti mostra la sua superiorità”.
“L’Europa – sottolinea – è riuscita ad essere unita, ad essere quello che vorremmo fosse sempre, una potenza solidale e federale”.
“La scienza – rilancia – ha mostrato di saper dare una risposta in tempi rapidi. Ma è emerso anche quanto il dominio del profitto nel settore farmaceutico debba essere calmierato da un ruolo pubblico a livello mondiale e a tutela degli interessi dell’umanità”.
“Il richiamo del Papa a fare in modo che il vaccino sia davvero per tutti – conclude – è analogo a quello degli esponenti dell’Onu che chiedono che il brevetto non ostacoli la produzione per poter garantire una copertura mondiale”.
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