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domenica 13 Ottobre 2024
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    Covid, Bezzini: “Dati incoraggianti ma situazione generale ci impone di non abbassare la guardia”

    Audizione dell'assessore regionale in commissione Sanità: "L'impatto sui ricoveri rimane modesto. Sulla nuova circolare per le scuole, la Toscana attua sistemi innovativi"

    FIRENZE – In Toscana, i dati sull’andamento della pandemia e della campagna vaccinale continuano ad essere incoraggianti, ma la situazione generale, “in altre parti d’Italia e ancor più in Europa, ci impone di non abbassare la guardia”.

    Così l’assessore regionale alla salute, Simone Bezzini, nell’audizione in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd).

    Un appuntamento che da settimanale è ora diventato mensile e che è l’occasione per un aggiornamento sull’andamento della pandemia, i risultati della campagna di vaccinazione e, ora, anche per un confronto su altri temi legati alla sanità toscana.

    “Il clima che ci circonda – dice Bezzini – ci consiglia di tenere la guardia alta e verificare quello che accadrà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. In generale, da cinque settimane la curva del contagio tende al rialzo. Il quadro circostante ci preoccupa, e ci spinge a tenere la guardia al massimo”.

    Secondo aspetto: “Il ribaltamento degli effetti contagio sui ricoveri ordinari e in terapia intensiva. L’andamento tende a rialzare, ma con dati molto, molto ridotti rispetto ad analoghe situazione che si erano presentate nei mesi scorsi. Oggi il saldo positivo dei ricoveri è stato di quattro unità. La settimana scorsa siamo arrivati a circa 500 contagi giornalieri, oggi si attestano sopra i 300. Questo dimostra che la campagna vaccinale ha un effetto calmierante: l’impatto sui ricoveri è abbastanza modesto, ma anche qui la guardia deve rimanere costantemente alta”.

    L’Italia in generale e la nostra regione in particolare “hanno una quota di vaccinati particolarmente elevata. Siamo la Regione che ha coinvolto più popolazione nella campagna legata al primo ciclo di somministrazioni. Siamo tra le Regioni a più alto coinvolgimento (terza quarta posizione a livello nazionale dopo Molise e Piemonte, con noi Umbria ed Emilia-Romagna) per la somministrazione della terza dose. Abbiamo superato il 50 per cento di coinvolgimento dei target abilitati (over 80, operatori sanitari) e continuiamo con ritmi abbastanza sostenuti attraverso tutti i canali: sistema hub e punti di somministrazione Asl, i medici di base (soprattutto per gli over 80), e, per quote minori, farmacie e pediatri”.

    Le aziende sanitarie “stanno organizzando insieme a noi la programmazione sulla base del potenziale afflusso per la terza somministrazione (abbiamo indicatori, si parla di adesioni potenziali) e i grafici ci segnalano un tasso più alto nel mese di gennaio, quando si incrociano diverse scadenze dei percorsi vaccinali. Ci sarà maggiore diversificazione, non ci baseremo solo sugli hub”.

    L’assessore segnala anche alcuni “aspetti di nicchia: è stata aperta la formella per la vaccinazione Johnson & Johnson (pochissimi sotto i 60 anni); ci stiamo attrezzando anche per vaccini fuori dal circuito Ema (vaccini russo e cinese, numeri molto contenuti). Dovremmo aprire a brevissimo le prenotazioni per la popolazione tra 40 e 59 anni con decorrenza dal primo dicembre (mantenendo la distanza di sei mesi dalla seconda dose)”.

    Sulla questione scuola, Bezzini illustra, assistito dal direttore generale Carlo Tomassini, l’azione della Regione per l’applicazione della nuova circolare ministeriale, “che prevede una modalità innovativa di gestione dei positivi in ambito scolastico per favorire la didattica in presenza”.

    “La circolare – sostiene l’assessore – è assolutamente giusta nei principi e negli obiettivi, ma parecchio complessa nelle modalità attuative. Ha trovato comunque pronta la nostra Regione. La nostra gestione ha anche tratti di forte innovazione, in rapporto con le autorità scolastiche (passaggi nel cosiddetto ‘Cantiere scuola’, ma anche con un rapporto diretto tra associazioni di cittadini). Siamo tra le tre-quattro Regioni che stanno provando ad attuare fino in fondo la nuova modalità”.

    “Quando si verifica un caso di positività – spiega Carlo Tomassini –, la scuola deve darci i nominativi di tutti i compagni di classe su file Excel. Il sistema, in automatic,o prende i nominativi e manda una email ad ogni studente, con prestampato il Qr code. I ragazzi si presentano quindi a uno dei tanti drive-through indicati o in farmacia o dal medico per sottoporsi a tampone rapido antigenico. Nel momento stesso in cui viene emesso il referto, il sistema manda un’altra email al ragazzo che sta tornando a casa, con l’attestazione di idoneità al rientro a scuola oppure l’invito a presentarsi dal medico per sottoporsi a tampone molecolare”.

    La Toscana, osserva Tomassini, “ha raccolto quello che aveva seminato: ci siamo attrezzati da molto tempo. Si tratta di un buon servizio, il sistema permette di realizzare rapidamente la soluzione: il soggetto può rientrare subito a scuola se risulta negativo. La qualità del servizio è sicuramente alta, il meccanismo è costantemente sotto controllo. Ora si è alleggerita anche la pressione sui drive-through: ne abbiamo una settantina dedicati, più di 300 farmacie e, teoricamente, 2.750 medici di medicina generale e 400 pediatri”.

    La commissione ha chiesto anche aggiornamenti in merito all’iniziativa presa dalle Regioni nei confronti del Governo per ottenere sostegno alle ingenti spese sostenute a causa della pandemia.

    “Non abbiamo ancora riscontri formali – spiega Bezzini ai commissari – Sappiamo che sul tema è in atto una riflessione nel Governo, nel ministero delle Finanze e nel Ministero della Sanità. Si sta ipotizzando, stando a indiscrezioni, un ragionamento su due fronti: il primo riguarda uno stanziamento di risorse per far fronte all’emergenza Coronavirus, guardando al 2021: ci sono anche emendamenti alla legge di stabilità nell’iter avviato in Parlamento e lo stesso Governo sta riflettendo sulle sollecitazioni che arrivano con grande forza dalle Regioni”.

    “Sul lato dei rimborsi – prosegue l’assessore –, sta al Governo individuare il veicolo normativo, ci auguriamo che quanto prima ci sia data una risposta e venga definita una quota di risorse per le Regioni”.

    L’altro aspetto su cui il Governo sta riflettendo, “è come verificare elementi di flessibilità normativa per una sorta di gestione in deroga alle norme di natura ordinaria per le spese sostenute in ambito di Coronavirus. C’è interlocuzione in corso, si pensa ad un canale parallelo, con implicazione di natura pluriennale”.

    Ipotesi che al momento attendono conferma sostanziale: “Ad oggi non abbiamo testi, non ci sono provvedimenti o bozze di provvedimenti. Quello che è noto è che si è aperta una riflessione, abbiamo informazioni di carattere assolutamente informale”.

    La Regione, conferma l’assessore in risposta a richieste di chiarimento da parte del consigliere Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), “mantiene tutta la propria strategia regionale, che si sviluppa sulle tre linee di lavoro già presentate al consiglio regionale: rigore da parte delle aziende nel gestire gli aspetti finanziari; contributo del bilancio regionale (già tre misure in fase di attuazione; l’anno scorso abbiamo stanziato 95 milioni di euro); trattativa col livello nazionale”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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