FIRENZE – Torna a farsi sentire sul tema Covid-19 l’ex presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
E lo fa all’indomani della decisione del Governo, dopo il parere dell’Istituto Superiore di Sanità, di far passare la Toscana in zona rossa da domenica 15 novembre, con il massimo delle restrizioni per combattere la diffusione dell’infezione da Sars-COV-2.
“I nuovi provvedimenti del Governo – dice Rossi – che applicano nuove restrizioni ad altre cinque regioni, tra cui la Toscana, sono giusti; se verrano rispettati contribuiranno a far calare i contagi”.
“Anzi – puntualizza – a mio parere, come ho già detto a suo tempo, si sarebbe dovuto decidere prima”.
“C’è un ritardo – aggiunge Rossi – perché se fossero state assunti questi provvedimenti un mese fa, quando era già chiara la ripresa forte del contagio, sarebbe stato sicuramente meglio. È la differenza che passa tra l’intervenire quando ormai è inevitabile e intervenire in via preventiva in modo sicuramente piu efficace”.
“Prevedere ciò che può accadere e assumere azioni che possano evitarlo quanto più possibile – incalza – questo è il significato di convivere con il virus. Ora, è bene dirlo, ci aspetta un inverno difficilissimo, come sanno tutti i medici e gli operatori sanitari”.
“A nulla – rimarca Rossi – serve edulcorare la realtà con promesse di vaccinazioni che fanno pensare erroneamente che il problema sarà presto risolto. C’è un solo modo, già sperimentato e efficace, per combattere il virus e quindi diminuire le morti e quindi evitare il collasso dei sistemi sanitari: ridurre le relazioni sociali, portare la mascherina e rispettare le misure igieniche”.
“Come è dimostrato anche adesso – rimarca – dal fatto che con i Dpcm già assunti si comincia a registrare una lieve diminuzione del contagio”.
“È altrettanto evidente – dice ancora – che a rinviare le restrizioni si finisce anche per danneggiare maggiormente le attività economiche, perché se si interviene subito in modo adeguato è possibile ridurre i tempi e la gravità dei provvedimenti”.
“Il Governo ha preso la strada giusta – dice ancora Rossi – Non si faccia disorientare né dagli attacchi dell’opposizione né da quelli di qualche governatore di regione. Non mi meraviglia l’opposizione che fino a ieri negava la seconda ondata e che farneticava di attacchi alla libertà, quando gli unici attacchi sono quelli del virus che uccide; sono invece stupefatto per le reazioni di critica o aperta contestazione al governo da parte di alcuni governatori. Mi dispiace sinceramente”.
“La ricerca del consenso – conclude – in questo periodo non solo è sbagliata, ma si ritorcerà contro coloro che la praticano”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA